A metà del mese scorso, Giovanni Ugas ha parlato in Israele del ruolo degli Shardana del Vicino Oriente e della identificazione degli Shardana coi Sardi.Prima di iniziare, ringrazio il prof. Avraham Ronen e il prof. Adam Zertal per l’invito a partecipare a questo convegno nella bella e panoramica sede dell’Università di Haifa. Questo invito mi richiama l’indimenticabile esperienza di scavo di el Ahwat vissuta nel 1997 e nel 2000 insieme ai miei allievi dell’Università degli Studi di Cagliari e ai validi collaboratori di Zertal, Dror Ben Yosef, Nirit Lavie Alon, Raphael Kimchi, Amit Romano, Oren Cohen e Avi Sa’id. Allo stesso modo, non posso scordare la gentilezza e l’accoglienza di tanti altri studiosi israeliani a cominciare dal compianto prof. Michael Heltzer.
La relazione (El Ahwat Shardana and Sardinia) è stata svolta in un convegno promosso dalla Università di Haifa. Quello che segue è il testo in italiano della relazione del dottor Ugas.
Finora sono decisamente limitate le ricerche sul terreno che hanno portato a individuare le tracce degli Shardana nel Vicino Oriente. Ricordo quelle di Moshè Dothan e di Jonathan Tubb. Non so se Adam Zertal avesse l’obiettivo di trovare a el Ahwat un insediamento degli Shardana, certo è che la sua indagine ha aperto una nuova strada investigativa sul campo che si innesta sull’antico percorso teorico avviato da De Rougée e da Chabas, quello dell’origine occidentale degli Shardana, troppo affrettatamente messo in disparte dall’archeologia e dalla storiografia dopo gli studi del Maspero. Con questo intervento, che procede lungo un analogo orientamento, intendo riproporre molto rapidamente il mio pensiero sulle problematiche dell’origine degli Shardana, sui loro possedimenti nel Vicino Oriente e sul significato di El Ahwat. [sighi a lèghere]