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SATURDAY POST. Pillole, pilloline e supposte.

Creato il 02 ottobre 2010 da Massimoconsorti @massimoconsorti
SATURDAY POST. Pillole, pilloline e supposte.Pillola
Ieri sera, ancora in preda all’emozione per l’attentatuni a Maurizio Belpietro, siamo andati alla presentazione di Don Vito, il libro scritto da Massimo Ciancimino e Francesco La Licata, che racconta la figura di quel galantuomo mammasantissima che fu Vito Ciancimino, mafioso e sindaco del sacco di Palermo. Ad un certo punto ci ha colpito questo fatto: Don Vito aveva fondato una corrente democristiana autonoma. Era arrivato al punto di essere talmente potente che si era potuto permettere di andare contro anche quella imperante a quei tempi sull’isola, la andreottiana. In politica, ormai è un dato di fatto certo, la prostituzione non è disdicevole, anzi, se ne raccomanda l’uso come argutamente consigliato da Stracquadanio. Avendo bisogno di tessere per vincere un congresso della DC, Giulio Andreotti si era rivolto a Don Vito chiedendogli se cortesemente poteva mettergli a disposizione le sue, cosa che il Sindaco fece. Terminato il congresso e avendo raggiunto lo scopo di acquisire potere all’interno del partito, ad Andreotti Don Vito chiese un “rimborso spese” che gli venne puntualmente fatto girandogli assegni firmati da: Giuseppe Ciarrapico, la Caltagirone Figli&Co. e Silvio Berlusconi. Questi tre grandi imprenditori avevano finanziato Andreotti e non la mafia, ma quello che ci ha sorpreso e lasciati (ma solo per un momento) attoniti è che Andreotti non si sia minimamente preoccupato di far sapere a un mafioso chi finanziasse la sua corrente. Che tempi!
Pillolina
Ancora in preda all’emozione per l’attentatuni a Maurizio Belpietro, abbiamo visto in tivvù l’identikit del presunto killer solitario descritto dal fisionomista bodyguard del direttore di Libero. Abbiamo guardato negli occhi quel soggetto dipinto a matita e ci siamo chiesti chi diavolo potesse essere visto che somiglia a uno, nessuno e centomila. Pantaloni di una tuta bianca e camicia celestina (con mostrine simili a quelle della guardia di finanza), questo tizio si aggirava per il palazzo di Belpietro con una pistola che, all’occorrenza, ha fatto cilecca. Il bodyguard ha detto di aver deciso di scendere le scale, invece di prendere l’ascensore, per fumare una sigaretta. Ma in quella sigaretta, che c’era?
Supposta
Facciamo un esempio. Io sono un semplice cittadino che rientra a casa, in tarda serata, dal lavoro. Sto per mettermi in pantofole quando suona il campanello. Sospettoso come sono, soprattutto a quell’ora e non aspettando nessuno, mi avvicino allo spioncino e vedo chi c’è sul pianerottolo davanti alla mia porta. Appare un individuo (uno), con la cresta di capelli in testa e la camicia della guardia di finanza e io che faccio “avrei sicuramente aperto” ha detto Belpietro. Alle undici di sera, un finanziere con la cresta in testa e da solo sul pianerottolo, io non lo avrei mai fatto entrare anzi, avrei chiamato la polizia.

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