Ci sono notti in cui non hai sonno. Vengono da serate in cui scovi per caso un film che non devi guardare perché c'è troppo di te lì dentro e tu non riesci a gestirlo bene. Però ora puoi lasciarti andare, anche con quel naso chiuso e quella tosse che ti chiude la gola e ti fa soffocare. Ormai a quella sensazione ci sei abituata e sai che sì, è una questione fisica, ma lo è di più psicologica. Così come quel prurito al collo e quel rosso che appare e scompare. Ed è una serata come questa che porta alla nottata insonne, solo che stavolta vuoi stabilire tu le regole del gioco.
Ti fai una doccia, accendi una candela e la metti sul balcone, ti versi un bicchiere di rosso, abbassi lo schienale della poltrona e, con i capelli un po' umidi, ti siedi e ti lasci cullare dalle parole di Amy.
La luna non c'è, sparita dietro le nuvole; il vento ti rinfresca la pelle e ti fa arrivare dolcemente il profumo di rosa; sorseggi il tuo vino, chiudi gli occhi e togli il freno a mano della razionalità.
E pensi che sei sempre stata una donna da vino rosso. Come quando eri piccola e tua nonna te ne versava sempre mezzo bicchiere da diluire con l'acqua perché un po' di vino rosso "fa sangue".
Negli ultimi anni gli hai preferito la birra ma anche lì i tuoi gusti erano un po' fuori dal comune.
Eppure ora sei tornata alle tue origini, che lì si torna sempre. Non a caso le uniche due bottiglie di birra che il topolocale abbia mai visto non le hai comprate tu. Ti piace che stai capendo quali sono le tue preferenze anche in questo.
Ecco, se per caso qualcuno ti chiedesse di immaginare il paradiso, gli risponderesti che sarebbe esattamente come questo momento. Sarebbe quel sorriso che hai sulle labbra. E quegli occhi socchiusi che percepiscono però il movimento della luce della candela al vento. Sarebbe quel retrogusto alcolico che senti in bocca ora e che trovi irrimediabilmente sensuale. Sarebbe la pace che senti dentro in questo preciso momento.
Anche se sei diversamente perfetta. In tanti modi, non troppi, non più. Ora sono solo tanti e basta. Anche se sai che sarà difficile trovare un'altra imperfezione che combaci perfettamente con la tua di imperfezione. E non è una consapevolezza malinconica la tua. Solo un dato di fatto che ti compare in testa con un sorriso. Tutto qui.
Tutto qui davvero? Sì.
Per stanotte sì. Voglio solo lasciare liberi i miei pensieri e non perdermi che per quello c'è sempre tempo.
Mi accorgo che penso scrivendo sempre a un tu, che è un io, a guardar bene. Mi piace raccontare qui ma parlare anche a me, direttamente.
E stanotte non (mi) rileggo.
I cheated myself like I knew I would
I told you I was trouble, you know that I'm no good.