Magazine Cultura
Oggi la storia si ripete: da qualche giorno su Repubblica appare una strana pubblicità per conto di Feltrinelli del tipo “Don Giovanni colpisce ancora. Parola di Alessandro Baricco.” oppure “I Promessi Sposi e Umberto Eco? Chi ci capisce è bravo” e da ieri sappiamo che gli spot pubblicizzano una nuova/vecchia idea di Alessandro Baricco: coinvolgere alcune tra le voci più importanti della letteratura internazionale in un progetto “Save the Story” che altro non è che la riscrittura di grandi classici della letteratura. Insomma né più, né meno che il metodo usato per il già citato “Omero, Iliade” di sei anni fa. “Save the Story” è una collana ideata da Alessandro Baricco e la sua Scuola Holden (che non è una scuola di scrittura creativa, capite adesso la differenza???) con l’intento di reinterpretare i classici attraverso un linguaggio letterario moderno per cercare di arrivare ad un pubblico più ampio possibile e in maniera particolare ai giovani. E qui in campo c’è la seconda idea geniale di Baricco: cominciare a mettere in campo il metodo de “I Barbari” (saggio del 2006) che prevede non l’abbattimento tout court del vecchio ma cercare di salvare le cose più importanti del passato riproponendole in un linguaggio attuale. Periodi brevi, frasi leggibili, dialoghi dotati di ritmo per chi oggi ragiona secondo gli schemi Tv, internet e videogiochi; in breve il mondo dei barbari che in questo modo hanno la possibilità di ascoltare un modo di raccontare che fa parte della civiltà dello scrivere. Salvare le storie, non le opere da cui sono tratte nella speranza che queste suscitano curiosità e spingono ad andare a scoprire gli originali (personalmente ricordo che dopo la pubblicazione di “Omero, Iliade”, molti conoscenti andarono a rileggersi la versione originale del capolavoro).
Molti si chiederanno a questo punto tutto ciò cosa centra con grandi letterati come Eco, Yehoshhua, Camilleri, Benni, ecc. e ancora la genialità di Baricco ci viene in soccorso. Infatti lo scrittore de “I Barbari” è riuscito a coinvolgere nel progetto molti di questi scrittori assegnando o facendo scegliere ad ognuno di loro un romanzo da reinterpretare, valorizzando gli aspetti che considerano importanti e tralasciando altri. Con una regola base: la singola storia, se narrata, non deve durare più di un’ora in modo da poter catturare l’attenzione dei lettori e dei più giovani in modo particolare. A scorrere l’elenco di chi ha prestato la propria “mano d’opera” c’è da rimanere secchi; le prime pubblicazioni prevedono : Umberto Eco reinterpretare “I Promessi Sposi”, Stefano Benni cimentarsi con “Cyrano de Bergerac”, “Il naso” di Gogol è raccontato da Camilleri, “Delitto e Castigo” da Yehoshua e lo stesso Baricco propone il suo “Don Giovanni”. Poi a seguire nel 2011 ci saranno altre opere.
Come si vede l’intento di Alessandro Baricco è stato quello di mettere in atto la sua “utopia” barbara: recupero dei grandi classici attraverso un nuovo linguaggio, svecchiamento di tutto ciò che è prolisso e adattamento ai nuovi linguaggi mediatici. Alla faccia dei “cantinieri” che ancora sono nei sottoscala bui, umidi e ammuffiti a discorrere di “tromboni” e opere ormai consunte.
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COMMENTI (1)
Inviato il 06 novembre a 16:24
Be' complimenti per come hai parlato di STS e per aver centrato in pieno la sua mission! grazie marta