“Saveurs Campagnardes en route”: in Valle d’Aosta alla ricerca di sapori perduti

Da Saporinews

Non solo paradiso degli sport invernali, la suggestiva Valle d’Aosta conserva nei suoi angoli più remoti la tradizione delle sue peculiarità gastronomiche, grazie agli scenari montuosi che isolano, ma nello stesso tempo preservano. Dove, se non nelle strette valli della regione, si possono, infatti, trovare veri  “tesori gastronomici” come la Fontina, prodotta ancora oggi come si faceva un tempo, il Fromadzo,  realizzato con un mix di  latte vaccino  e una piccola quantità di latte caprino, il Jambon de Bosses, uno speciale prosciutto crudo la cui origine risale al XIV secolo, il Lard d’Arnad, dal gusto gradevolmemte speziato e dalla morbidezza eccezionali? Tutte DOP  che rendono omaggio ad un popolo di montanari che lavorano duramente ad alte quote per realizzare prodotti veramente unici!

Con la Fontina DOP, ad esempio, si possono realizzare tantissime gustose ricette, alcune veramente tipiche della regione ed indiscutibilmente buone,  come la “Seupa a la Vapelenentse”, un piatto povero della tradizione, nato dalla necessità di non sprecare e riciclare tutto il pane avanzato; l’aggiunta della fontina e di una buona quantità di burro lo rende  un piatto unico veramente completo, adatto anche ai più piccoli.

Sapevate, poi, che il prosciutto più alto d’Europa è il Vallée d’Aoste Jambon de Bosses D.O.P.? Viene realizzato nel piccolo e suggestivo borgo di St. Rhémy En Bosses nella Valle del Gran San Bernardo  in uno stabilimento in disuso della vecchia caserma della Finanza,  proprio sul confine con  la Svizzera. A 1600 metri di altitudine l’aria pura e fredda che viene giù dai monti permette la realizzazione di un prodotto davvero speciale, le cui origini si fanno risalire addirittura al Medio Evo. Il risultato?  un prosciutto crudo dal colore rosso scuro, dal leggero sentore di spezie aromatiche, dal gusto sapido ma con un tocco di dolce. Un prosciutto, insomma, da provare, per la sua bontà , ma anche per l’assenza di qualsiasi additivo e  per la cura artigianale e la passione con cui viene prodotto!

Forse non tutti sanno che questo prosciutto nella stagione invernale diventa il protagonista della manifestazione “Il Re è crudo“, che si tiene nel Castello di Bosses, durante la quale si può conoscere la storia di questo pregiato  prodotto e  degustarlo in abbinamento ai vini del territorio. Il 13 agosto, inoltre, c’è l’appuntamento con il “Percorso in  Rosso”: lungo le vie del borgo si possono assaggiare le specialità gastronomiche accomunate tutte dal colore rosso, dalla Motsetta al miele di rododendro, dalle carni bovine valdostane alle patate rosse, e perfino l’acqua ferruginosa del Citrin. Si potranno visitare, inoltre, gli antichi granai privati e assistere, magari dando una mano, alla cottura del pane bianco e nero nell’antico forno del capoluogo, recentemente restaurato.

In questo percorso alla ricerca di prodotti genuini non può mancare una visita al Birrificio artigianale Les Bieres du Grand Saint Bernard! Assaggiando la birra prodotta in modo artigianale con solo ottima acqua, cereali, malto, luppolo e lievito, si assapora un prodotto naturale, che non viene pastorizzato  e che regala sensazioni gustative da non perdere! Distribuita per ora solo in Valle d’Aosta, la birra viene declinata in varie versioni, dalla Lager alla Pilsen alla Weiss, per finire con quella, unica, al genepy, ottima per concludere il pasto con l’aroma dell’artemisia, una pianta che cresce sulle Alpi, che è uno degli ingredienti  di questo speciale tipo di birra.

Grazie al progetto  del GAL media Valle D’Aosta “Saveurs Campagnardes en route”, percorsi del gusto alla scoperta dei prodotti tipici del territorio, si può scoprire che i sapori della tradizione, ritenuti ormai perduti, esistono ancora, basta solo recuperarli e valorizzarli!


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