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Saving Mr Banks – recensione

Creato il 12 marzo 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
Saving Mr Banks – recensione mar 12, 2014    Scritto da Silvia Cannarsa    Attualità, Film in Uscita, Recensioni 0

Saving Mr Banks – recensione

Mary Poppins, la tata più amata del mondo, una bambinaia inglese: rigida e seria ma capace di grande affetto e fantasia; una donna con i piedi per terra ma che possiede un ombrello volante non può che essere un personaggio destinato al successo.


Saving Mr Banks
parla proprio della realizzazione del film basato sul romanzo di P. L. Travers e del rapporto – non proprio idilliaco – tra la scrittrice e Walt Disney.
Mary Poppins, dopo la pubblicazione, è infatti rimasta sulla carta per altri vent’anni prima che Walt Disney riuscisse ad impadronirsene.
P. L. Travers era assolutamente contraria ad un adattamento cinematografico della sua protagonista che la mostrasse come una fatina scintillante tutta luccichii e paroline dolci e si oppose strenuamente a qualsiasi tipo di cambiamento, dalle canzonette, alla creazione di neologismi infiocchettati ma sopratutto alla trasposizione in cartone animato, suo più terribile incubo.

Come ben sappiamo, dopo aver visto il celebre film del 1945, P. L. Travers si trovò costretta a cedere su tutta la linea, riuscendo comunque a mantenere la vera anima ed il fulcro vitale del suo romanzo,  ovvero il non colpevolizzare eccessivamente questi genitori – i signori Banks, ma sopratutto il padre – che in fondo non si rendevano pienamente conto di non essere presenti nella vita dei loro figli.

Saving Mr Banks è una commedia dalle battute taglienti, affastellate e spassose, proprio come nelle migliori commedie americane anni ’50 e si fonde con dell’ottimo sentimentalismo disenyano; dunque si ride molto, ci si commuove un po’ ma sopratutto si seguono con passione i primi passi della realizzazione di uno dei film più amati – e ri-cantati -di tutti i tempi, vincitore di cinque premi Oscar.

Ed in questo film si parla tanto di Walt Disney. Esso è stato, infatti, un personaggio controverso: attorno al suo mito aleggiavano diversi pettegolezzi che lo ritraevano come un antisemita filo-nazista, altri che, invece, durante il maccartisimo, lo indicavano come comunista, altri ancora come un agente segreto in incognito. Per coloro che credono a queste “fughe di notizie” potrà sembrare strano e totalmente costruito che, in questo film,  Walt Disney sia un buon uomo, padre di famiglia che desidera solo realizzare il sogno delle sue due figlie di vedere Mary Poppins sul grande schermo. In fondo guardando Tom Hanks non si può credere che possa essere cattivo, o anche solo avido. Ma in realtà avremo una piccola sorpresa finale, qualcosa farà rivalutare completamente il personaggio di Walt Disney che ci ha dato questo film; il “mai fidarsi della prima impressione” in fondo è vero.


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