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Sbagliano tutti

Creato il 11 febbraio 2011 da Tnepd
Sbagliano tutti Facciamo un’ipotesi: sia gli elettori di destra che quelli di sinistra si sbagliano. Sbagliano tutti.
“Ma figurati...”
Dai, proviamoci! Siamo blasfemi e cantiamogliene quattro.
Allora... chi vota Mussoloni (con annessi e connessi) sbaglia perche’ e’ convinto che al grande interesse del leader corrisponda il suo piccolo interesse personale, sbaglia perche’ sovrappone i suoi desideri a quelli del suo idolo. In definitiva sbaglia sia nell’obiettivo che nel metodo perche’ – anche se accampa scuse -  si lascia trascinare dal male nella sua forma piu’ elementare, la voglia di avere, la bramosia di denaro. Chi vota Mussoloni, Lega e limitrofi lascia vincere le pulsioni piu’ istintive dell’animo umano, non ha sufficiente capacita’ (fase infantile) o volonta’ (fase adolescenziale) per interrompere il flusso maligno che gli scorre dentro. I suoi padroni sono avarizia, gola e lussuria (in dosi diverse da individuo ad individuo, ma lo schieramento vincente nella sua testa ha questa composizione).
Chi vota PD (o qualsiasi entita’ si collochi da quelle parti) sbaglia a sua volta perche’ e’ convinto che ad un grande interesse del leader avversario debba corrispondere un piccolo interesse dei suoi. Noterete che lo sbaglio e’ sito nel giudizio sull’altrui condizione perche’ chi vota a sinistra non riesce proprio a giudicare se’ stesso (pratica che poi permette di vedere le cose con gli occhi degli altri). In definitiva sbaglia perche’, pur rifiutando il male come concetto, ne riconosce i sintomi nel suo prossimo e non in se’ stesso. Chi vota PD ha un vantaggio, e’ consapevole che c’e’ un male, ma lo teme al punto da rifiutare l’idea che possa essercene anche in casa sua. La coalizione vincente nella testa di chi vota a sinistra vede primeggiare la superbia, ben sostenuta da invidia e accidia (che insieme si chiamano codardia).
Tutto questo e’ perdonabile se si pensa allo tsunami di falsita’ a cui entrambe le parti sono state soggette fin dalla nascita. Demagogia, propaganda, diseducazione, conformismo, consumismo, qualunquismo, capitalismo, falsi miti e via discorrendo. Un meccanismo straordinario, lubrificato da fiumi di denaro, che gira da secoli, forse millenni.
Sbagliano tuttiSia gli elettori di Mussoloni che quelli di Valium (per i quali la maison pare abbia previsto un’allegra scissione tra Prezzemolo e La Nikka) non hanno la piu’ pallida idea di quello che fanno, non li si puo’ biasimare se sbagliano. Anno dopo anno, si sono troppo affezionati allo spettacolo e c’e’ da capirli, col popo’ di attori che ci sollazzano in terra italica. L’ho detto e lo ripeto: ci invidiano tutti! Francesi, africani, canadesi, australiani, tutti. Ma chi ce l’ha un cast cosi’ straordinario? Un reality show 24 ore su 24 con migliaia di commentatori pluridecorati a fare dietrologia dagli studi televisivi e dalle pagine umide dei quotidiani cartacei e on line. Ma chi ce l’ha? Quale altro Paese puo’ vantare un tale coinvolgimento nell’ipnosi collettiva?
Ti annoi? C’e’ lo show della cosa pubblica! Caruccio l’abbonamento (piu’ e’ caro, piu’ ti coinvolge, piu’ ti piace...), in compenso non ti lascia mai solo. C’e’ chi sta da una parte e chi dall’altra, chi vota si ma schiaccia no, chi dichiara e poi ritratta, chi saltaquaglia, chi scende in piazza e chi sale sui tetti. E quando tutto questo non basta a tenerti seduto sul divano (perche’ la politica dopo un po’ e’ una palla, non e’ vero?), allora gli sceneggiatori estraggono i jolly e premono sui tasti delle piu’ perverse pulsioni dell’animo umano. Quelle piu’ efficaci in questi tempi effimeri sono le voglie del sesso (vedi orge) e la paura del giudizio altrui (vedi tribunali). Siamo pur sempre in Italia.
Insomma, i sette vizi capitali la fanno da padroni, dagli Appennini alle Alpi, anche se sotto forme differenti. Va detto che da noi ci si diverte decisamente piu’ che all’estero e per questo gli stranieri ci invidiano. Vorrebbero anche loro un Circo Barnum di cui sollazzarsi e presto lo avranno. A ben vedere stanno messi peggio di noi. Il male di questa generazione, quello uniformemente distribuito a destra, a sinistra, dentro e fuori i confini, in tutte le categorie con cui la gente ama dividere la societa’, quello che permette agli altri sei di avere la strada spianata, e’ l’accidia, parola temuta e per questo mal compresa che riassume al suo interno indifferenza, apatia e qualunquismo. Qualche improvvido su Wikipedia ha messo anche l’ozio nel calderone. Spero sia una svista e spero che la rimuovano al piu’ presto ma in una repubblichina fondata sul malsano concetto di lavoro tutto puo’ essere.
Ora il rischio e’ che, assuefatti ai propri vizi d’appartenenza (tre per parte), tutti cadano nello stesso errore, ossia quello di cedere al settimo, l’ira, ma a rigor di logica un male non puo’ essere la soluzione di un altro male, men che meno di altri sei.
Sbagliano tutti Volete sfidare il demonio? Bene. Allora fatelo! Ma non “scendete in piazza”, non accalcatevi sotto un palco, non fate cortei inneggiando slogan scritti da altri. Volete manifestare? E allora andate in campagna, trovate un prato e fate un pic-nic, un grande pic-nic, possibilmente vegetariano. Nessun tema, nessun programma, nessun palco, nessun motivatore amplificato, nessuno striscione, nessuna ragione e nessun torto da affibiare. Andateci in bicicletta con la famiglia e qualche amico, portatevi uno zainetto con le vivande e se giunti la’ vi manchera’ qualcosa chiedetelo a chi vi passa accanto, lui fara’ lo stesso con voi. Andateci a migliaia, per prati, senza una ragione precisa, senza una battaglia da portare avanti, senza un nemico di cui indignarsi. Andateci per camminare, per conversare, per ascoltare e comunicare. Parlate senza vergogna, direte una valanga di cazzate ma tranquilli, gli altri non saranno da meno. Andateci e non dite nulla, fa lo stesso. Meglio che star zitti sul divano a guardare il marito di Costanzo.
Andateci con le tasche vuote e avrete fatto un passo avanti, avrete incontrato altri come voi scoprendo in loro nuove sfumature e molti altri diversi da voi scoprendo che forse tutte queste differenze poi non ci sono. Andateci una volta ed avrete imparato qualcosa sul prossimo, andateci ogni domenica ed imparerete qualcosa su di voi, andateci ogni week-end e presto vi chiederete perche’ non farlo ogni giorno. Andate nei prati a fare pic-nic e lasciate i soldi a casa.
Vedrete che qualcosa succede.
p.s. E alla fine raccattate le cartacce che avete portato, bestie che non siete altro. [fine dell'ipotesi]

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