Personaggi loschi, spesso con al guinzaglio dei cani feroci, dai quali purtroppo tanti melomani comprano il biglietto piuttosto che fare un’interminabile fila regolare che (se non si sono svegliati all’alba per essere in lista d’attesa) difficilmente gli garantirà il posto, seduti o in piedi. Il bagarinaggio è uno dei fenomeni tutti italiani che affligge la cultura italiana e gli spettacoli dal vivo.
Ora il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, vuole mettere fine alla piaga dei bagarini, presenza ormai fisse da anni fuori dalla biglietteria del Teatro alla Scala.
Chi acquista i biglietti dai bagarini – che si tratti di quelli per strada o di quelli che offrono biglietti a prezzi maggiorati online – “tradisce lo spirito della Scala”, ha detto il primo cittadino che è anche presidente del teatro, entrando così nella polemica sollevata dagli appassionati dopo che i biglietti per il Don Giovanni, prima opera in cartellone nella prossima stagione, sono stati bruciati in pochi minuti nella vendita ufficiale su internet. E ha promesso un giro di vite per stroncare il fenomeno.
“Un grande messaggio di civismo deve far sì che tutti si ribellino di fronte a queste situazioni – ha detto Pisapia, interpellato sulla vicenda a margine di un evento pubblico - perché anche chi acquista e non solo chi vende i biglietti in questa maniera tradisce lo spirito della Scala e quello che Milano vuole diffondere attraverso la Scala”.
Pisapia si è impegnato personalmente per individuare strumenti capaci di sconfiggere il bagarinaggio. “Sono molto colpito da quello che sta avvenendo – ha osservato -, è qualcosa che non deve accadere e su cui bisogna individuare strumenti perché non avvenga in futuro”. “Noi abbiamo dato un segnale di sobrietà alla città – ha concluso il sindaco – decidendo di non dare più biglietti gratuiti della Scala ai consiglieri comunali impegnando così i proventi per qualcosa che serva alla città. Un segnale sociale perché attraverso la cultura si crei un benessere per tutti”.
Ci auguriamo di cuore che il sindaco riesca nel suo intento e renda finalmente i biglietti della Scala accessibili a tutti, ma, visto gli interessi sommersi che girano in questo settore, raggiungere l’obiettivo non sarà facile.
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