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Scandal

Creato il 26 novembre 2012 da Beatrixkiddo

SCANDAL
Ognuno di noi, ammettiamolo, televisivamente parlando, ha il proprio "guilty pleasure", ovvero qualcosa che guarda con piacere, sentendosi però, visto la non altissima qualità del programma, un pochino in colpa. 
Nel mio caso si tratta del recentissimo "Scandal"."Scandal" è l'ultima creatura di Shonda Rhimes, autrice tra gli altri di "Grey's Anatomy", ovvero sia il più grosso catalizzatore di disgrazie della storia televisiva, mollato dopo un paio di stagioni causa fastidio strisciante nei confronti del 99,9% dei personaggi (l'unica a non starmi sonoramente sulle palle era Lexy), e "Private Practice", lasciato perdere anche quello perchè ormai non riuscivo più a capire chi andasse a letto con chi. Quindi fino ad ora non è che le serie scritte dalla Rhimes abbiano proprio incontrato i miei favori, lo ammetto; ma questa volta vengono abbandonati  i bordell le corsie degli ospedali e ci si avventura negli intrighi del mondo della politica.Olivia Pope è forse la donna più temuta di Washington, ex Direttrice delle Comunicazioni alla Casa Bianca, ha aperto uno studio per gestire le crisi che colpiscono i politici. Insieme alla sua squadra è pronta a ripulire la reputazione di dirigenti e uomini di Stato. A lei non interessa la Giustizia, a lei interessa il cliente.
Diciamolo subito. "Scandal" ha la caratura intellettuale di un "Beautiful" appena un pochettino più patinato e dinamico.
Però, a differenza di altre serie partite bene e crollate poi miseramente, vedi "Last Resort" letteralmente affondato dopo un paio di puntate in un mare di noia, "Scandal", possiede un appeal niente male. Potere, segreti, scandali, inutile nascondersi dietro alla patina intellettuale, sono elementi che, al cinema ed in televisione, incuriosiscono sempre. In questa serie la Rhimes, li mischia con una regia rapida e dialoghi adeguatamente graffianti, dimostrando così con estrema furbizia, di conoscere perfettamente i gusti del pubblico. Ma la vera carta vincente di "Scandal" è la sua protagonista.
Olivia Pope, interpretata da una adeguata Kerry Washington, è un personaggio carismatico, forte, deciso, dotata di un formidabile intuito e anche lei, con parecchi segreti. Non se la cava male neppure il resto del cast, tra cui spicca Henry Ian Cusik l'ex Desmond di "Lost".
Insomma, se si azzerano i neuroni e si passa sopra alla totale inverosimiglianza di alcune situazioni, ma non mi risulta che "Grey's Anatomy" sia diventato particolarmente credibile, nel complesso uno di quei piacevoli prodotti televisivi da guardare la sera, sul divano, con il pigiamone ed un buon bicchiere di vino in mano.

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