Questa mattina sono finiti in manette il primo cittadino di Ischia Giuseppe Ferrandino, suo fratello Massimo Ferrandino e diversi dirigenti e responsabili della cooperativa CPL Concordia che sono: Francesco Simone, l’ex presidente della CPL Roberto Casari, Nicola Verrini, Bruno Santorelli, Maurizio Rinaldi e l’imprenditore casertano Massimiliano D’Errico.
Agli arresti domiciliari è finito Silvano Arcamone mentre la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza è toccata a Massimo Continati e Giorgio Montali.
Gli arresti sono avvenuti nell’ambito di una inchiesta della Procura di Napoli su tangenti pagate per la metanizzazione dei comuni dell’isola verde campana. I reati di cui dovranno rispondere gli indagati sono di vario titolo tra cui associazione per delinquere, corruzione ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Il sindaco Ferrandino avrebbe assegnato, con l’aiuto di Silvano Arcamone, l’appalto di metanizzazione dell’isola alla CPL Concordia che, in cambio del grosso favore, avrebbe stipulato al primo cittadino due convenzioni inesistenti all’albergo di famiglia, un viaggio tutto spesato pagato con dei fondi neri in Tunisia e l’assunzione come consulente della cooperativa di Massimo Ferrandino.
Solo un mese fa l’ex presidente della CPL era stato iscritto nel registro degli indagati per concorso esterno in associazione mafiosa sui lavori di metanizzazioni compiuti in sette comuni del Casertano tra il 1999 e il 2003.
Le opere della CPL, che riusciva a prendere gli appalti grazie l’appoggio della fazione dei Casalesi, non erano state realizzate a norma ed il tutto è stato scoperto dopo le dichiarazioni del pentito Antonio Iovine. La conferma è poi arrivata dopo gli scavi eseguiti nel casertano dove è emerso che le tubature non erano state interrate a 60 centimetri di profondità ma a soli 30 centimetri mettendo a grosso rischio l’ignara popolazione.
Sulla vicenda si è espressa anche l’associazione Noi Siamo Nessuno, impegnata a Napoli così come a Ischia nella denuncia della malapolitica e malaffare.