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Scegli la carta più alta è vinci!

Creato il 01 febbraio 2012 da Luigiderosa @Luigi2006

Scegli la carta più alta è vinci!
La carta più alta
di Marco Malvaldi
Sellerio €13,00 pagine 198

Ancora una volta Marco Malvaldi,dopo il thriller con soluzione “servita” da Artusi,ci offre un nuovo divertente giallo colto e arguto.I fatti: Massimo Viviani è un quarantenne che gestisce un bar,il Barlume, a Pineta dove sta cercando di dimenticare la sua ex moglie e sostanzialmente si fa gli affari propri.
I suoi più affezionati clienti sono Ampelio,suo nonno, e i suoi tre compari Gino,Aldo e Pilade, simpatici vecchietti che per arguzia,genio e battuta pronta ricordano quelli di “Amici miei”.
Dunque i quattro “nonni”, c’hanno tanto tempo “pe farsi gli affari dell’altri”! Un giorno Aldo racconta agli amici del bar che vorrebbe riaprire un ristorante come ai vecchi tempi,la
proposta l’ha ricevu

Scegli la carta più alta è vinci!
ta da Remo Foresti che però è un imprenditore chiacchierato.Remo Foresti,racconta Aldo, nel 1990 riuscì a comprare “come nuda proprietà” la magnifica Villa del Chiostro dell’industriale Ranieri Carratori, che prima del contratto godeva
di ottima salute e di molti debiti, dopo qualche settimana dalla famosa firma,invece si era ammalato di cancro e nel giro di due settimane era morto, “ma non è tutto” aggiunge Aldo, il dottor Davide Calonaci, genero del Carratori, fu accusato dalla sua compagna nonchè figlia dell’estinto di aver sbagliato la chemio e si suicidò alcuni giorni dopo.
Naturalmente ai vecchietti i conti non tornano,secondo le loro fervide immaginazioni il Carratori è stato avvelenato! Decidono di indagare,pardon, di farsi gli affari degli altri, ed ecco il primo grosso errore di Massimo che, pe fa il bischero, scrisse di suo pugno una lettera anonima indirizzata al bar nella quale si minacciavano tremende vendette contro i quattro spicciafaccende! Il secondo grossolano errore del barista fu quello di permettere ai quattro di consegnare la lettera al Commissario Fusco che anzichè mandare al diavolo i quattro vegliardi, riaprì il caso.
A questo punto al contrario di quanto dovrebbe fare un buon recensore di gialli, vi dico che la soluzione all’intricata vicenda è nelle pagine del Deuteronomio e in quelle dell’Ecclesiaste con traduzione di Erri De Luca: a voi la scelta
potete leggervi questi due “capolavori” o continuare a leggere Malvaldi che vi divertirà fino all’ultimo rigo.

di Luigi De Rosa

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