Il giudizio di Mara TelandroSummary:
Scemo e più Scemo 2 esce nelle sale italiane esattamente 20 anni dopo il successo del primo, indimenticabile capitolo.
È piuttosto raro ritrovare gli stessi interpreti a distanza di 20 anni, eppure i fratelli Peter e Bobby Farrelly (I tre Marmittoni, Tutti pazzi per Mary), registi di Scemo e più Scemo 2, ce l’hanno fatta: Jim Carrey (The Truman Show, Ace Ventura l’acchiappanimali) e Jeff Daniels (Qualcosa di travolgente, The Newswoon) ritornano a vestire i panni dei leggendari Lloyd Christams e Harry Dunne e, sì, ve lo possiamo assicurare, sono più scemi di prima.
Sono ormai 20 anni che Harry va a trovare il suo fraterno amico Lloyd in una casa di cura per pazienti affetti da problemi cerebrali. Le infermiere sono impressionate da tanta devozione, ma quel giorno Harry è in realtà lì per confessare una cosa: è gravemente malato e non potrà più venire a trovare il suo amico. Basta questo per scuotere Lloyd dal suo torpore e convincerlo ad iniziare un nuova avventura alla ricerca della misteriosa figlia che Harry ha appena scoperto di avere…
20 anni sono tanti, ma, se si era già parlato di sequel subito dopo il successo di Scemo e più Scemo, Peter e Bobby Farrelly sono sempre stati chiari su una cosa: non avrebbero mai fatto un secondo episodio a meno di non essere in grado di assicurare il copione perfetto. Ma cosa ha spinto, invece, i due attori protagonisti a tornare, a distanza di così tanto tempo, su un progetto? Ce lo spiega Jim Carrey: “Lloyd e Harry sono rimasti nel cuore delle persone e anche nel mio, più di quel che mi sia mai reso conto. È fantastico vedere l’affetto che la gente nutre nei loro confronti. Questi personaggi fanno ormai parte della vita di tutti, quindi non hanno bisogno di alcuna presentazione.”
È vero, rivedere sullo schermo Lloyd e Harry muove una certa nostalgia, è innegabile. Ma dall’altra parte risulta davvero difficile, in un sequel come questo, mantenere la stessa comicità di vent’anni fa, con gli stessi interpreti e con le stesse regole comiche, al giorni d’oggi, ormai mutate. È davvero una grande sfida…e Scemo e più Scemo 2, purtroppo, non riesce a vincerla.
Il primo grosso scoglio su cui si infrange la nave di Scemo e più scemo 2 è l’età dei protagonisti. Come dice il produttore Charles B. Wessler: “Uno dei motivi fondamentali per cui il film originale funziona tanto bene è che Lloyd e Harry sono troppo vecchi per essere tanto stupidi, eppure riescono a sopravvivere nel mondo in cui vivono.” Se questo è vero per due personaggi che hanno 30 anni, diventa davvero difficile crederlo per protagonisti che ora di anni ne hanno 50… Sì perché nulla di Lloyd e Harry è minimamente cambiato, se non l’età anagrafica. Non c’è stata nessuna evoluzione, forse addirittura una involuzione. È vero, questo è ciò che desidera ogni fan di una commedia: rivedere gli stessi personaggi, con i loro stessi pregi e difetti, attraverso nuove, inedite gag. Purtroppo, però, l’effetto “20 anni dopo” tende a rovinare questo tipo d’aspettativa.
Vedere Scemo e più scemo 2, insomma, ricorda una bella donna che, ormai superati i cinquanta, continua a vestirsi come una ragazzina di 20.
È evidente come la trama sia stata ben congeniata e alcune gag siano divertenti e strappino inevitabilmente la risata, ma la maggior parte degli inesauribili sketch non risulta così efficace come avrebbe dovuto essere. La grande paura dei due registi era di poter rovinare ai fan il ricordo del primo film…forse non è quello che succederà, ma, di sicuro, questo sequel non potrà aggiungere molto al primo, indimenticabile, Scemo e più Scemo.
Dal 3 dicembre al cinema.
di Mara Telandro per Oggialcinema.net