Angelo Mazzoleni "figura sincretica
Scena 1(sul palco): il poppante saltella strilla e pesta i piedi inseguendo i nonni che gli hanno appena soffiato il ciucciotto.“Non si possono cambiare le regole in corso “ frigna .“ Oh Renzino che tu hai forse cambiato idea sulla riforma pensioni della Fornero?” Ironizza un nonno“Si...si .. ridete pure e tenetevi pure il ciucciotto tanto l’agenda Monti l’ho ancora io (cicca cicca, cucu’ merlo)”Scena 2 (nei sotterranei di Montecitorio): Mago-Marlino e streghetta Forno’( Monti-Fornero): “più impegno ragazzi, tu soprattutto Pierluigi , quando dici . “dobbiamo ridiventare un paese normale e la politica deve riprendere il suo posto “devi avere un tono più convinto, ma senza esagerare. Tu invece, Pier, negli insulti a Vendola e Luigi, devi essere ancora più cattivo. Soprattutto i toni ,curare i toni ,dovete dare non l’impressione, ma la certezza che state litigando per davvero”.Scena 2( al congresso ristretto dei cervelloni PD): Nonno Pierluigi: Boia d’un mondo, bella idea avete avuto, di cambiar lo statuto per dare apparenza di democrazia interna ora siamo nei guai”Nonno Massimo : “ tranquillo ormai Vendola ha abboccato e abbiamo il secondo turno dalla nostra”Nonno Luigi: “ Vendola e doppio turno non bastano avete visto i sondaggi e le sale piene quando parla il poppante? Ma ho io la soluzione , contrordine su Di Pietro , basta anatemi , ci serve anche lui, chiaro ?”Nonno Massimo “guarda che quello è più furbo di Ni ki ha posto dei paletti vuole concordare prima i programmi e soprattutto dichiarare la coalizione …”Nonno Luigi“ che ci importa , ora ci serve, penseremo poi a come liberarcene di nuovo e poi abbiamo dalla nostra i mercati te ne sei dimenticato? Che vuoi che conti Tonino aria fritta ? Quanto al poppante crede d’aver lui l’originale dell’agenda Monti , ma è solo una brutta copia che io e Mario gli abbiamo rifilato mentre Pier lo distraeva….”
Intanto fuori dal teatro la gente si trascina a piedi scalzi sotto la neve, cercando disperata la famosa “agenda Monti “ per poter accendere un focherello e scaldarsi un po’.