>>Scetticismo e incertezza riguardo alla risoluzione della crisi dell’euro

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Contro la minaccia di vari fenomeni che possono portare alla disgregazione dell’Unione Europea l’Italia ha proposto una riunione di Capi di Stato e di governo che si terrà probabilmente a Roma.

E’ stato annunciato dal premier Mario Monti con il pieno accordo del presidente del Consiglio dell’Unione Europea Van Rompuy.

I nascenti populismi presenti un po in tutta Europa preoccupano non poco i leader di stato europei.

Alba dorata in Grecia, partito di estrema destra (PPV) in Olanda, il movimento 5 Stelle in Italia e il partito di Marine Le Pen in Francia sono solo alcuni esempi.

Partiti e movimenti che presentano un pronunciato anti-europeismo, forze che tendono alla disgregazione dell’euro come ha anche detto il premier italiano Mario Monti.

Inoltre sembra farsi sempre più evidente il divario tra i paesi del Nord Europa e quelli del Sud accanto al fatto che forze che tendono alla “divisione” si diffondono un po in tutta Europa.

La crisi dell’euro fa sempre più emergere fenomeni che potremmo definire di “campanilismo”: le diversità fra i vari stati dovute alla storia, alle tradizioni, ai costumi e a tanto altro “vengono a galla” e minacciano la stabilità dell’euro nel suo momento “peggiore”, nel suo momento di crisi più acuta.

Il sogno di un’Europa unita dal punto di vista economico e bancario sembra a molti sempre più irraggiungibile con la Germania che “fa opposizione”e l’Olanda e la Finlandia che più di una volta hanno espresso il loro “disappunto” riguardo al “modo” di “appianare” la crisi dell’euro che stanno adottando i vari paesi che si impegnano per risolverla.

Una situazione questa descritta che produce scetticismo e incertezza, disorientamento e confusione in molti cittadini europei sempre più “provati” dalle linee di austerità e rigore.