<<A Grosseto, nel processo per il naufragio della Costa Concordia, è in atto uno scontro tra i due massimi sistemi politici del Novecento: la Destra e la Sinistra, che mostra i limiti e l’inattualità di entrambi. La frase «torna a bordo, cazzo!», è chiaramente di destra: c’è il comando, c’è la parolaccia, c’è il richiamo a un comportamento eroico. L’ex capitano Schettino, che non è un eroe, la butta invece sul sindacalismo. Dice che «i compiti di un comandante su una nave moderna sono limitati»; dice di essere stato una specie di capufficio, circondato da impiegati assenteisti e spesso incapaci. I suoi avvocati, nell’arringa conclusiva, potranno citare una delle frasi più famose di Bertolt Brecht, pilastro della retorica di sinistra del secolo scorso: «Infelice quel popolo che ha bisogno di eroi», lasciando intendere che l’eroismo produce catastrofi. Una stupidaggine. In realtà senza l’eroismo, cioè senza il volontariato, la generosità gratuita e il dono di sé di chi si sacrifica per gli altri, il mondo non andrebbe avanti; e anche le grandi istituzioni sociali come la scuola o la sanità hanno bisogno di qualche addetto eroico per bilanciare il sindacalismo dei più. Consiglio di seguire le cronache del processo di Grosseto come uno scontro tardivo, se non postumo, tra Destra e Sinistra; se ne trarranno spunti per utili riflessioni.>>
Sebastiano Vassalli per «Corriere della Sera» del 28 gennaio 2014http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane