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Scherma: Granbassi, la “torinese” dice addio alle pedane. Domani l’operazione

Creato il 24 marzo 2014 da Sportduepuntozero

Margherita GranbassiTorino nel destino. E come in ogni percorso che si rispetti proprio in questo quadro speciale Margherita Granbassi, 34enne triestina, ha dipinto il momento più bello di carriera, coinciso con la vittoria nel Mondiale del 2006 (gara individuale) e quello più brutto, sabato scorso, quando il suo ginocchio sinistro già martoriato da molte operazioni ha ceduto, sulla pedana numero 8 del PalaRuffini di Torino. La ricordo in un viaggio di ritorno fatto fianco a fianco in aereo da Orlando a Milano, reduci dall’Olimpiade di Atlanta, quella del Centenario, anno 1996. Margherita aveva appena 16 anni, era già nazionale Cadetti e nutriva mille speranze, sempre con il sorriso sulle labbra. Lo stesso che aveva stampato in volto l’altra mattina al PalaRuffini, area caffè, poco prima di iniziare la sua ultima avventura di pedana da agonista somma. Quelle speranze si sono tramutate in realtà. E’ diventata una delle più forti fiorettiste al mondo, ha fermato sua Maestà Vezzali quando entrambe erano all’apice di carriera. Ha dimostrato di sapersi muovere e benissimo anche fuori pedana, come ospite di “Ballando con le Stelle” e giornalista televisiva. Forse il suo domani sarà proprio questo, o forse nella scherma a dispensare consigli.

Così auspica il Presidente Federale Giorgio Scarso: “Non possiamo che rispettare la scelta di Margherita – è stato il suo commento. A lei non va oggi solo la nostra vicinanza per l’ennesimo intervento chirurgico, ma anche il sincero sentimento di gratitudine per quanto ha messo in pedana in questi anni di intensa attività. Margherita ha onorato l’Italia e rappresentato al meglio la scherma italiana. Ne ho apprezzato lo stile, il sorriso e l’eleganza, ma anche la grande umiltà con la quale, lo scorso anno, è tornata in pedana ripartendo dalle gare regionali per conquistare il pass di qualificazione ai Campionati Italiani Assoluti svoltisi nella sua Trieste. Se avesse fatto richiesto di una wild card, il Consiglio non credo avrebbe avuto remore nel concederla. Ma lei ha voluto dimostrare a tutti che nello sport, come nella vita, per ritornare grandi bisogna partire dal basso evitando le scorciatoie. Adesso – conclude Scarso – conclusa la parentesi agonistica, mi auguro che Margherita Granbassi possa rimanere nella grande famiglia della scherma italiana, con altri ruoli, in altre vesti ed in altri ambiti”.

Domani Margherita verrà sottoposta all’ennesimo intervento chirurgico al Rizzoli di Bologna: “Lascio sapendo di aver dato tanto e ricevuto di più. Non ho rimpianti perché ho fatto quello che volevo”. Forza Margherita, la “torinese”, mentre la nostra mente la rivede sventolare il tricolore sul podio iridato più elevato. Anno 2006. Così Torino ti saluta e ti aspetta, magari il prossimo anno, per un largo sorriso.


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