Scherziamoci un po’

Creato il 11 maggio 2011 da Fabio1983

La fine del mondo? Dipende tutto dall’uomo
Io, per T-Mag
Sembra che l'uomo abbia di tanto in tanto la necessità organica di credere alla più nefasta delle profezie. Che senta il bisogno, insomma, di temere il peggio in un dato momento della propria esistenza. Cosicché verificò, nonostante i timori del tempo, che il mondo sarebbe sopravvissuto all'anno mille come all'anno duemila, Nostradamus permettendo. E neppure il millennium bag provocò tutti i danni paventati alla vigilia.Ma ecco che la storia ciclicamente si ripete. E domani a Roma c'è già chi ha anticipato la classica gita fuori porta della domenica al mercoledì, a causa della panzana riguardo un possibile terremoto che dovrebbe verificarsi nella città eterna l'11 maggio. Domani, appunto. La “profezia” è stata attribuita da qualche buontempone a Raffaele Bendandi, noto sismologo autodidatta che a detta dei suoi sostenitori fu in grado di prevedere alcuni terremoti attraverso un metodo tuttavia non riconosciuto dalla scienza ufficiale. Il punto però è un altro: non si tratta di sentenziare aprioristicamente sull'efficacia o meno del metodo Bendandi (circostanza che non compete certo questa sede, oltretutto) bensì di sbugiardare la previsione mai avvenuta del terremoto a Roma tra le 103 che lo pseudoscienziato avrebbe lasciato in eredità alla sua morte (ma con ogni probabilità non così a lungo termine), avvenuta nel 1979.
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