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Scienziati d’epoca: da Lucrezio a Maxwell

Creato il 02 dicembre 2010 da Dher

Scienziati d’epoca: da Lucrezio a Maxwell

L’immenso universo della scienza è composto da una serie infinita di definizioni, teoremi, dimostrazioni, leggi ma basa tutta la sua consistenza su alcune sagaci intuizioni avute da grandi pensatori in un passato molto remoto.

E’ ormai risaputo che millenni fa Egiziani e Cinesi disponessero di abilissimi scienziati che hanno premesso loro di creare, gestire e far progredire i loro grandi regni: al loro tempo le intuizioni di cui parlavamo prima erano per lo più interpretate come illuminazione divina e non si pensava che potessero essere rielaborate, ripensate e riformulate da altri dopo di loro.

Uno dei primi trattati scientifici della storia dell’uomo è il De Rerum Natura di Lucrezio scritto all’incirca una cinquantina d’anni prima della nascita di Cristo e quindi dall’anno convenzionalmente conosciuto come 0.
Lucrezio, ispirato dalla filosofia epicurea, aveva intuito uno dei fondamenti essenziali di tutte le scienze: la natura non fa salti.
Questo postulato importantissimo spiega che lo scorrere naturale delle cose non prevede cambiamenti ingiustificati.

Le applicazioni di questa intuizione hanno applicazioni vastissime dalla fisica meccanica a quella quantistica, dalla teoria delle onde elettromagnetiche alla teoria dei circuiti, dall’infinitamente grande (fisica astronomica) all’infinitamente piccolo (fisica quantistica).

Contrariamente a quanto si possa pensare, in campo scientifico non si è mai scoperto alcunchè, si è solo messo in forma matematica ovverosia scritto in formule, un qualcosa osservato dagli esperimenti sulla natura.
Da Lucrezio quindi, a James Clerk Maxwell, padre dell’elettromagnetismo, gli scienziati hanno fornito una spiegazione matematica basata su modelli matematici di complessi fenomeni naturali che rispondono a ferree leggi intuite e formalizzate da personalità dalla spiccata intelligenza e dalla profonda cultura: la legge di gravitazione universale di Newton, ad esempio, è di derivazione empirica cioè basata su semplici osservazioni della realtà così come lo è la dimostrazione dell’esistenza delle onde elettromagnetiche, una branca della scienza senza la quale non esisterebbe tutta l’industria Hi-tech.

Pochi e semplici sono i postulati che stanno alla base di tutte le teorie scientifiche, alcuni noti come il principio di Lavousier (in natura nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma) o come la legge della relatività formulata da Albert Einstein, altri meno noti come l’intuizione di Al-Kwarizimi (Se uguaglio l’ignoto all’ignoto quello che ottengo è il noto) padre dell’algebra.

Tutto molto semplice, no?


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