Autunno 2014. Scioperano i poliziotti e vanno a manifestare, e i carabinieri li manganellano. Poi scioperano i carabinieri e le guardie forestali gli danno fuoco come a un bosco. Poi arrivano i pompieri con gli idranti. Poi arriva Renzi col mantello di superman che carica i pompieri come fosse un canadair. Poi allo stadio tutti si menano perché non ci sono i poliziotti, e rimane vivo solo un omino che si era nascosto sotto la tribuna ad ascoltare di nascosto i risultati della terza categoria alla radio. Poi i Notav entrano nei cantieri delle gallerie e scoprono l’amianto e muoiono anche loro. Poi per strada la gente parcheggia sulle strisce, scende a prendersi una dose di droga, risale in macchina e parte a 200 km/h saltando sopra alle rotonde. Poi gli autovelox cominciano a farsi i selfie perché si annoiano. Poi gli studenti occupano la scuola e non arriva nessuno a sgomberarli, così dalla disperazione si mettono a studiare Leopardi. Poi i carcerati evadono e fanno un colpo di stato, saccheggiano tutti i supermercati e muoiono per indigestione di tonno riomare.
Alla fine, l’unico sopravvissuto è un certo Mario. Dormiva e non si è accorto di niente. Legge l’ultima pagina dell’ultimo giornale rimasto per capire che diavolo è successo.
“Tutto sto casino per lo stipendio bloccato. Ma almeno non te l’abbassano, torzone!”