Scivolone del Cavaliere: prima i Vip, poi il popolo

Che strano, quello che i media chiamano l’ “Open Day”, del Museo del violino, ovvero il giorno di apertura “al popolo”, è l’inaugurazione di serie “C”, dopo i politici di serie “A”, poi quelli di istituzioni di serie “B”, ma nonostante questo schiaffo morale, perchè di questo si tratta, nessuno si lamenta senza pensare che chi pagherà i costi di gestione di questo “gran lusso a sette stelle”, saranno proprio i cittadini comuni e non i politici!!
Il Cavaliere è scivolato su una grande buccia di banana facendosi consigliare da maldestri esperti di comunicazione. Personalmente, lo trovo un incidente diplomatico importante, considerando l’oggetto dell’inaugurazione (un futuro Museo civico), la Fondazione mista (una partnership tra pubblico e privato) i violini (proprietà dei cittadini di Cremona), e la cospicua previsione di spesa dei prossimi anni (partecipata dal pubblico) a carico dei cittadini.
Per Arvedi Acciaierie un inversione di scaletta negli inviti “a festa” avrebbe rappresentato uno strumento di comunicazione aziendale importante, per attenuare le tensioni fra azienda ed abitanti di Cavatigozzi, spedendo a casa loro l’ambito cartoncino! Un dettaglio che avrebbe fatto la differenza.
Invece si è voluto privilegiare da un lato l’aspetto politico-istituzionale e dall’altro quello mondano-snob.
All’inaugurazione di un contenitore destinato ad essere un “patrimonio comune”, i cittadini non avrebbero dovuto rimanere fuori dai cancelli ad aspettare il loro turno, per ultimi, assistendo al solito defilè di rappresentanti di un Governo che non ha certo brillato per le sue capacità amministrative!
Un primo cittadino non avrebbe dovuto permetterlo. Mia opinione personale.

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