E’ stato pubblicato sul sito della rivista scientifica Phlebology della prestigiosa Royal Society of Medicine uno studio intitolato “Incidenza e distribuzione della compressione extravascolare del percorso venoso extracranico in pazienti con insufficienza venosa cronica cerebro spinale e sclerosi multipla“.
Alcuni ricercatori dell’Università di Belgrado (Serbia) hanno esaminato l’incidenza e la distribuzione della compressione extravascolare del percorso venoso extracranico (vene giugulari e/o azygos) in pazienti con sclerosi multipla con insufficienza venosa cronica cerebro spinale valutati con l’angiografia con tomografia computerizzata.
Il gruppo di studio consisteva di 51 pazienti consecutivi con sclerosi multipla nei quali era stata diagnosticata l’insufficienza venosa cronica cerebro spinale con l’ecocolordoppler è stata diagnosticata da color-Doppler (ECD). E’ stata effettuata in tutti i pazienti l’angiografia con tomografia computerizzata che ha rivelato una significativa compressione extravascolare (> 70%) del percorso venoso extracranico in 26 pazienti (51%), mentre in 25 pazienti (49%) non è stata osservata alcuna sgnificativa compressione extravascolare. E’ stata osservata una compressione extracraniale causata da un processo trasverso delle vertebre cervicali in 23 pazienti, una compressione del bulbo carotideo in due pazienti, ed in un caso, la compressione si presentava come una sindrome dello stretto toracico.
Al termine dello studio, secondo gli autori, i loro dati indicano che la compressione extravascolare del percorso venoso extracranico è frequente nei pazienti con sclerosi multipla con insufficienza venosa cronica cerebro spinale, e che è dovuta principalmente alla compressione causata da un processo trasverso delle vertebre cervicali. Sono necessari ulteriori studi per valutare le potenziali implicazioni cliniche di questo fenomeno.
Fonte: http://phl.sagepub.com/content/early/2013/05/08/0268355513486638.abstract
COMMENTO:
Anche questo studio dimostra la correlazione tra l’insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI), scoperta nel 2007 dal prof. Paolo Zamboni dell’Università di Ferrara, e la sclerosi multipla (SM), malattia gravemente invalidante che colpisce 63.000 italiani e per la quale purtroppo non sono ancora note né le cause né una terapia definitiva e valida per tutti, nonostante le ingenti risorse investite per la ricerca, soprattutto nel ricco settore farmaceutico.
Continuare a negare questo fatto come sta facendo con ostinazione l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism), tramite il ridicolo studio CoSMo (partito male, finito peggio e neanche pubblicato) non ha veramente alcun senso e danneggia i malati.