Magazine Cultura
nell'ultimo periodo avete letto pochissimi miei articoli, anzi, diciamo pure nessuno dato che gli ultimi risalgono alla fine del mese di maggio. Gli ultimi mesi sono stati assurdamente pieni di impegni, nuovi progetti e altre piccole cose che mi hanno costretto ad abbandonare temporaneamente la parola scritta. Nelle ultime due settimane in realtà, per i miei standard, ho scritto parecchio per un nuovo progetto, che spero esordisca fra poche settimane e che riguarda un nuovo portale dedicato al fantastico. Ma a tempo debito vi dirò tutto, nel frattempo continuo a scrivere incessantemente (quasi). Oggi però vorrei riassumervi alcune delle letture che mi hanno accompagnata in questi mesi e che per i motivi sopra citati non vi ho parlato qui nel blog.
La regina della rosa bianca è il nuovo romanzo della scrittrice Philippa Gregory, conosciuta soprattutto per la sua serie dedicata alla casata dei Tudor, che se ancora non l'avete fatto vi consiglio di leggere assolutamente. Questo romanzo riprende le vicende immediatamente precedenti all'ascesa al trono del primo re Tudor, Enrico VII padre del celebre Enrico VIII, e ci parla della famiglia dei Plantageneti e della Guerra delle Due Rose, che sconvolse per un trentennio l'Inghilterra. Protagonista di questo splendido affresco storico: Elizabeth Woodville, una giovane vedova che all'improvviso conosce il pretendente al trono della famiglia York e se ne innamora. Il loro è un amore improvviso, condito da un'ardente passione, ma che inevitabilmente sarà circondato dal terrore e dalla morte. Questo nuovo romanzo della regina del romance storico Philippa Gregory si presenta in maniera diversa dalla serie dei Tudor, più cruento e diretto, meno incentrato sugli intrighi di corte, ma allo stesso modo appassionante e curato nei dettagli, nonostante l'autrice, come scrive nella post-prefazione, si sia presa alcune licenze poetiche.
Assolutamente consigliato. (Potete leggere un articolo su Philippa Gregory, sulla serie dei Tudor e su questo romanzo sul numero di luglio della Romance Magazine. Articolo scritto da me insieme a Stefania)
Le luci di settembre dello scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafon è il nuovo romanzo dell'autore pubblicato recentemente da Mondadori. Questo libro è in realtà uno dei primi scritti dell'autore e originariamente classificato come romanzo per ragazzi. Indiscutibilmente il fascino della perfetta prosa dell'autore è presente anche in questo romanzo, ma a differenza de L'ombra del vento (il vero capolavoro di Zafon) o anche Il gioco dell'angelo è meno incisiva e non compensa la mancanza di un plot avvincente e intricato, che in questo caso è basato maggiormente sull'atmosfera surreale di mistero, che si respira, e sul senso di attesa che attanaglia il lettore. Sicuramente un ottimo romanzo, ma decisamente al di sotto delle reali capacità che l'autore può esprimere.
Consigliato.
Le ragazze morte sono facili è il primo romanzo dell'autrice Terri Garey ad arrivare in Italia grazie a Delos Books. Questo libro, primo di una serie incentrata sul personaggio di Nicky Stix, appartiene al filone ironico e spigliato dell'urban fantasy e sicuramente conquisterà il favore del pubblico con il suo mix seducente e brioso di mistero, soprannaturale, amore e ironia. Una protagonista atipica, che a causa di un incidente, si ritrova con la capacità di vedere i morti e con un dottore sexi e intelligente che le fa la corte. Un romanzo adatto ad una giornata estiva passata al mare, sotto l'ombrellone intenti ad essere accarezzati dal sole. Con una buona dose di humor saprà allietare anche le giornate più torride. Consigliato.
Recentissima la lettura dell'ultimo romanzo di Sherrilyn Kenyon appartenente alla serie urban fantasy Dark-Hunters, che potete trovare fino a fine giugno al prezzo lancio di 5 euro. Questa volta il protagonista è Zarek, il peggiore e il più temuto dei cacciatori oscuri che a causa delle sue azioni dovrà essere giudicato e la sentenza decreterà la sua morte o la sua salvezza. Il suo giudice sarà la bellissima e sensuale Astrid, temporaneamente privata della vista. La passione divampa e con essa anche i ricordi dolorosi di un passato fatto di violenza e dolore, che hanno inflitto nel cuore del cacciatore una ferita profonda e incancellabile. L'amore riuscirà a lenire le sue sofferenze che si protraggono da più di 900 anni? Un romanzo che conquista per la sua dolorosa storia di sofferenza e di rinascita, sempre condito da scene particolarmente hot.
La collezionista di voci è l'ultimo romanzo sfornato dalla collana Shout della Mondadori dedicata prevalentemente a romanzi destinati ad un pubblico giovane. The boby finder, questo il titolo originale dell'opera, è il romanzo d'esordio di Kimberly Derting. Viene presentato come un thriller soprannaturale, mentre in realtà l'aspetto paranormal della storia è molto limitato e decisamente poco approfondito. La protagonista ha il potere si sentire le tracce delle persone morte assassinate, purtroppo però questo aspetto rimane marginale e l'autrice non si spreca a narrare i possibili sconvolgimenti che questo potere può aver avuto sulla vita della protagonista. L'azione, che l'etichetta thriller promette, è infine molto più che deludente. Il risvolto mistery della vicenda è relegato a piccoli frammenti lasciati lungo la narrazione grazie all'impegno del POV dell'assassino, di cui però manca assolutamente introspezione psicologica adatta e il chiarimento del movente dei suoi delitti. La vicenda si concentra maggiormente sulla quotidianità della protagonista e sulla love story nascente con il suo migliore amico di sempre. Sconsigliato.
Un' ombra dal passato è il nuovo romanzo rosa-crime di Nora Roberts recentemente pubblicato da Leggereditore. Purtroppo le ampie aspettative che riponevo in questo volume, non sono state adeguatamente ripagate. Il romanzo ha venduto all'incirca nel mondo un milione di copie, e la domanda che mi sorge spontanea è: perchè? Il romanzo non è sicuramente dei migliori dell'autrice (Vi consiglio la sua serie fantascientifica/romance/crime firmata sotto lo psudonimo J. D. Robb), acclamata come la regina del romance, dato che la narrazione risulta eccessivamente prolissa e l'elemento crime diluito in 500 pagine, che si concentrano maggiormente sulla quotidianità della protagonista e sulla passione ardente per il nuovo arrivato dell'isola. L'azione, il brivido e il pathos spiccano per la loro mancanza e l'autrice, cercando di salvarsi in corner, conclude le vicende in modo deludente.
Sconsigliato.
Una trilogia imperdibile per gli amanti dell'horror e del paranormal è quella di Mirta/Luna dell'autrice italiana Chiara Palazzolo, di cui vi abbiamo già parlato qui nel blog in occasione dell'uscita de Nel Bosco di Aus. I romanzi della Palazzolo non sono adatti ad ogni tipo di pubblico, in particolare per lo stile narrativo utilizzato dall'autrice che predilige frasi brevissime e spezzate, un flusso di coscienza semi-ininterrotto della protagonista, che non ammette quasi la presenza di dialoghi. La trilogia è di alto livello narrativo, una delle più alte espressioni dell'horror italiano, che stenta ancora ad emergere e rimane ancora un genere di nicchia. (Potrete leggere un articolo più completo su questa trilogia con un'intervista all'autrice sul numero di luglio della rivista H. L'almanacco di Horror Magazine)
Assolutamente consigliata.
Angel è uno degli ultimi romanzi della collana Y della Giunti. Collana che fino ad oggi si era sempre distinta per le pubblicazioni originali e soprattutto di ottimo spessore, nonostante fossero dedicate ad un pubblico adolescenziale. Ahimè, con le ultime due pubblicazioni, il livello è sceso drasticamente fino a toccare, con questo romanzo, la mediocrità assoluta. Angel è un tomo di circa 500 pagine, che scorrono velocemente senza interruzioni, ma che mancano di pathos, azione, combattimenti e scontri. Elementi che da questo romanzo ci si aspettava date le buone premesse iniziali. Questo urban fantasy young adult è anche condito da una storia d'amore che raggiunge i più alti livelli di melensaggine mai registrati. L'idea iniziale dell'autrice per la caratterizzazione degli angeli è originale e non molto sfruttata nell'ambito della letteratura per adolescenti, ma in Angel l'autrice non sa approfondire il mondo alternativo da lei creato e si lascia trasportare da un eccesso di narrazione inutile incentrata sul viaggio che i due protagonisti compiono e che solo alla fine si trasformerà (nelle battute finali) in un effettivo scontro.
Sconsigliato.
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