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Scontri in Ucraina: diversi manifestanti pro Ue si sono scontrati con la polizia, che per disperderli li ha caricati e ha usato gas lacrimogeni. Gli scontri in Ucraina sono avvenuti in seguito alla decisione, presa una decina di giorni fa, di congelare la firma di accordo di associazione tra l’Ucraina e l’Unione Europea. La decisione, presa dal governo, ha scatenato subito proteste e scontri in Ucraina, mentre il premier Ianukovich ha annunciato che farà tutto quatto possibile per far riavvicinare l’Ucraina all’Unione Europea. Gli scontri in Ucraina hanno portato a decine di arresti e feriti. Polemiche e una condanna formale da parte dell’Unione Europea per gli arresti e per i feriti tra i manifestanti, dato che la polizia a Kiev ha usato la mano dura per sgomberare i manifestanti che protestavano per la mancata firma del’accordo con l’Ue. Le violenze sono state condannate anche dall’opposizione di Iulia Timoshenko, che dal carcere dove è detenuta e al sesto giorno di sciopero della fame ha esortato gli ucraini a resistere contro “il regime al potere”. Gli scontri in Ucraina sono stati riferiti dalla tv pubblica, che ha riferito anche di colpi di arma da fuoco nell’area degli scontri più duri, che è avvolta dal fumo dei lacrimogeni.
La manifestazione di ieri sera in piazza Maidan, a Kiev, ha portato in piazza ben 10.000 persone. La polizia avrebbe agito però quasi nel cuore della notte, quando i manifestanti si sarebbero ridotti a un migliaio, ed è intervenuta con almeno duemila uomini, secondo le fonti, in assetto antisommossa, che secondo alcuni hanno cominciato a colpire brutalmente i manifestanti “anche la gente a terra”. Il presidente ucraino Ianukovich ha dichiarato di aver dato il via ad un’indagine formale per fare luce sulle violenze della serata.