Photo credit: Sailko / Wikimedia Commons/ CC BY-SA 3.0.
Ancora polemiche tra Renzi e Cuperlo sui dati dei congressi dei circoli Pd. Secondo il sindaco di Firenze, il vincitore al momento sarebbe lui, con il 45,3% dei voti a favore (23.466 preferenze), mentre a seguire ci sarebbero Gianni Cuperlo con il 38,3%, Pippo Civati con il 13,4% e Gianni Pittella, con il 3,1% dei voti. Ma Cuperlo non ci sta e sul suo portale pubblica “la sua versione” dei dati finora pervenuti dalle assemblee dei circoli; dati che darebbero una versione decisamente opposta della situazione, con il sindaco di Firenze a seguito dello stesso Cuperlo, che otterrebbe il 42,4% dei voti, mentre Renzi si fermerebbe al 41,9%. Civati invece si attesterebbe al 12,1% e Pittella al 3,6%. Cifre su cifre quindi, che danno ben l’idea dell’aria che tira all’interno del Partito Democratico. Come prevedibile, i due avversari “minori” rimangono distaccati dalla contesa principale, mentre Renzi e Cuperlo si danno battaglia su distacchi abbastanza notevoli (nel caso dei dati del sindaco di Firenze), o piuttosto ridotti (nel caso dei dati di Cuperlo). Chi sicuramente non ne giova è lo stesso Partito Democratico, che appare sempre di più, agli occhi dell’opinione pubblica, come un partito in perenne lotta con se stesso, tra istanze di rinnovamento e istanze di conservazione. Va specificato comunque che saranno le primarie dell’8 dicembre a decidere il segretario nazionale del Partito Democratico, ma di certo il futuro leader del Pd vorrà quantomeno avere un’assemblea nazionale il più possibile amichevole verso di lui e verso le sue politiche. Da qui lo scontro tra i due maggiori competitor per accaparrarsi il maggior numero di delegati nazionali. Uno scontro tra Renzi e Cuperlo era avvenuto anche qualche settimana fa sui dati dei congressi provinciali, con i rispetti comitati che avevano presentato cifre opposte su chi fosse il candidato ad aver portato a casa il maggior numero di segretari provinciali. Su tutto il caos del tesseramento, che ha portato la segreteria nazionale allo stop delle tessere per il mese di novembre, per tema di inquinamenti ancora maggiori nei dati dei congressi di circolo. La partita sembra comunque ancora aperta, ma resta il rischio che la gente delle primarie aperte si stufi ben prima della fine dello scontro tra Renzi e Cuperlo.