Magazine Informazione regionale

Scoperta frode fiscale milionaria

Creato il 10 marzo 2011 da Lapulceonline

finanza, fiscoAssociazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale. E’ questa l’accusa mossa dalle Fiamme Gialle di Alessandria nei confronti di un gruppo di persone domiciliate tra il Piemonte e la Lombardia. La “mente” del gruppo sarebbe un sessantenne di Alessandria (arresti domiciliari per lui), mentre gli altri opererebbero tra Tortona e Pavia. Cinque milioni di euro recuperati a tassazione, dieci le persone denunciate, tre le ordinanze di misure cautelari personali, di cui un arresto domiciliare e due obblighi di dimora, eseguite: questi sono i numeri dell’operazione condotta dalle Fiamme Gialle provinciali. Le persone implicate e sarebbero gli amministratori “di fatto” di una fitta rete di società, per lo più “cartiere”, affidate a dei meri prestanome (“tutte persone in difficoltà finanziarie”, dicono dalla GdF), utilizzate al solo scopo di emettere fatture per operazioni in tutto o in parte inesistenti aventi ad oggetto sponsorizzazioni sportive, prestazioni di consulenza, ricerche di mercato nonché di assistenza in genere sui cantieri edili.

L’articolato meccanismo di frode prevedeva in un primo momento che i clienti delle “cartiere”, a fronte delle fatture false, versassero i relativi importi sui conti bancari intestati alle stesse società. Successivamente, l’organizzazione prelevava, in contanti o tramite assegni circolari intestati a nomi di fantasia, una somma di poco inferiore all’imponibile riscosso che restituiva alla clientela, trattenendo una quota pari all’IVA esposta nella fattura falsa più una piccola percentuale, che poteva variare tra il 5 e il 10 per cento, denominata “percentuale di agenzia”.

Una minima parte del ricavato era utilizzato dall’organizzazione per la gestione di due team sportivi che gareggiavano in competizioni motoristiche minori e che costituivano il pretesto per le false sponsorizzazioni mentre la restante parte costituiva l’effettivo introito dell’illecita attività, quantificato dagli inquirenti in cinque milioni di euro.

Ben superiore, pari a 25 milioni di euro, è invece l’imponibile riportato nelle false fatture emesse, a partire dal 2005, nei confronti di oltre 250 imprenditori, ubicati su tutto il territorio nazionale, che possono avere beneficiato di tali importi per ridursi gli utili e pagare meno imposte.

In esecuzione di tale ultimo provvedimento, i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Alessandria hanno sequestrato un immobile del valore di 600.000  euro in Alessandria, di proprietà del capo dell’organizzazione, nonché una collezione di armi comuni da sparo e da taglio composta di oltre cento pezzi, 30 icone russe e due orologi di pregio.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :