La ricerca astronomica ha raggiunto un nuovo, importante traguardo: sembra che sia stato scoperto un esopianeta (un corpo celeste orbitante attorno ad una stella al di fuori del nostro sistema solare) con caratteristiche estremamente simili alla Terra in termini di massa, dimensioni e densità.
Scoperto nella costellazione del Cigno a 700 anni luce dal nostro pianeta, gli scienziati lo hanno nominato “Kepler 78b”, dal momento che si tratta di uno dei migliaia di pianeti extrasolari individuati grazie al satellite americano “Kepler”.
Ma il vero merito della scoperta va al Telescopio Nazionale Galileo (TgN), situato alle Isole Canarie, che grazie all’utilizzo dello speciale spettrometro Harps-N, individuando con precisione le radiazioni è riuscito a determinare la natura del corpo celeste in quanto solido.
In realtà, Kepler 78b era già stato individuato il 12 ottobre 2012, ma non era stato catalogato dal satellite come pianeta a causa della del suo periodo orbitale molto breve, con un tempo di rivoluzione di sole 8,5 ore circa. Ciò significa anche che il pianeta orbita molto vicino alla sua stella di appartenenza (ruota a circa un centesimo di Unità Astronomica, ossia poco al di sopra del milione di chilometri,contro i 150 ci separano dal nostro Sole), e questo rende il clima decisamente rovente: si stima che la temperatura sulla superficie del pianeta non scenda al di sotto dei 3000 gradi, rendendolo, di fatto, non abitabile.
Ma le similitudini con il pianeta Terra sono comunque straordinarie: formato di rocce, ferro e altri minerali, si stima che la sua densità media sia 5,57 grammi per centimetro cubo, così simile a quello del nostro pianeta (la cui densità è 5,51).
E’ importante sottolineare il fatto che la scoperta, pubblicata in questi giorni sulla rivista inglese Nature, è in parte anche italiana: a capo dell’equipe di ricerca dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) c’è infatti Giovanni Bignami, noto fisico nostrano, distintosi in particolare per il suo lavoro di ricerca su Geminga, la prima stella di neutroni senza emissioni radio.
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