Ultime dalla Scozia. Meno due all’#IndipendenceDay.
Banche, società finanziarie, persino il Fondo Monetario Internazionale. Da Washington a Bruxelles, la prospettiva di una Scozia indipendente inizia a preoccupare davvero. Così, ad appena una settimana dallo storico referendum, i poteri forti si muovono e fanno sentire la loro voce. Come? Facendo tintinnare la minaccia di fughe di capitali, sedi bancarie che si trasferiscono, isolamento e gelo provenienti non tanto dal mare del nord, ma dalle capitali finanziarie del mondo. “Referendum Scozia, Royal Bank: “Se vince sì, sede a Londra”. Fmi: “Da indipendenza impatto negativo sui mercati”
Oggi anche l’ex Premier Enrico Letta dice la sua, sul Corriere. Paventa la disgregazione dell’intera Europa in caso di vittoria dei SI:
Intanto bisogna anche guardare ai dettagli. La Bandiera, ad esempio. Il nero della croce gallese di San David al posto del blu della croce scozzese di Sant’Andrea?
Ecco uno dei possibili restyling della Union Jack, la bandiera del Regno Unito, qualora la Scozia diventasse indipendente. Questa ed altre curiosità qui: http://www.ilpost.it/2014/09/12/cosa-succede-se-la-scozia-diventa-indipendente/
Alcuni articoli interessanti:
- Come sarebbe la Scozia indipendente? Quale sarebbe la sua moneta? Quanto debito pubblico dovrebbe accollarsi? La bandiera del Regno Unito che fine farebbe? E l’esercito? Qualche risposta, a 6 giorni dal referendum
- Il giuramento sulla Scozia. I leader dei tre maggiori partiti britannici hanno scritto una lettera solenne piena di promesse da attuare se il paese rimarrà nel Regno Unito (oggi è in prima pagina sul principale tabloid scozzese)
- Il concerto per l’indipendenza della Scozia. Domenica 14 settembre si è tenuto al teatro Usher Hall di Edimburgo, in Scozia, un concerto intitolato “A Night for Scotland”.Con Franz Ferdinand, Mogwai e Amy MacDonald, al teatro Usher Hall di Edimburgo
- L’appassionante storia del referendum scozzese