Scremature in serie a
Creato il 23 ottobre 2012 da Bagaidecomm
@BagaideComm
La giornata appena trascorsa nel massimo campionato calcistico non sarà di certo ricordata come “tappa interlocutoria” verso l’obiettivo stagionale di molte squadre. Tutt’altro. Il Menu era ricco e saporito ed il conto presentato alla fine era di quelli intriganti. Il primo anticipo, alle 18 di sabato, vedeva di fronte le prime della classe in un “amarcord” di quello che fu un vecchio duello scudetto negli anni ’80: Juve-Napoli. I bianconeri, se mai ce ne fosse stato bisogno, hanno lanciato un ulteriore segnale alle rivali vincendo una partita prettamente fisica, gagliarda con un Napoli però più preoccupato a contenere che colpire. Unico grande brivido, procurato dai partenopei nell’arco dei 90’, la strepitosa punizione di Cavani che ha cozzato contro l’incrocio dei pali della porta difesa da Storari, quando il risultato diceva ancora 0-0. Curioso è stato il fatto che “a far saltare il banco” siano state due sostituzioni: segno che le squadre (schierate entrambe con un 3-5-2 speculare) si conoscevano talmente bene da annullarsi, in pratica, a vicenda, anche dal punto di vista dei dettagli. Solo così si riesce a spiegare la sbadataggine dei difensori campani nel non seguire Martin Caceres sul primo gol (il sostituito Asamoah non andava a saltare in area per i corner). La seconda rete, quella di Pogba, conferma un’altra tesi: il peso dell’organico. I bianconeri hanno davvero risorse importanti a cui attingere nei momenti topici del match, forse questa la più grande differenza tra La Signora e le sue rivali. Contendenti che comunque hanno risposto presente. La Lazio, in primis, scesa in campo pochi minuti dopo la fine della partita a Torino s’è fatto beffe di un Milan che fino al 3-0 era sembrato svogliato, molle, inerme davanti ad un avversario che per meriti propri ed un pizzico di fortuna aveva trovato la rete con Hernanes, Candreva (strepitoso tiro sotto l’incrocio) e Klose. Troppo tardi è arrivata la sveglia rossonera che ha portato fino al 3-2 (De Jong, El Shaarawy), risultato un po’ meno amaro. Nel marasma generale si è rivisto pure Pato, a lui l’arduo compito di scongiurare a suon di gol un tracollo che sta facendo inesorabilmente capolino. Domenica si è fatta sentire pure l’Inter, 2-0 ad un buon Catania, non senza qualche patema di troppo. A togliere le castagne dal fuoco ci hanno pensato Cassano e Palacio, gli uomini (insieme a Milito) a cui Stramccioni chiede di fare la differenza per restare in quota e di fatto quelli che hanno impedito alla squadra di Maran di strappare almeno un pari a San Siro. Non meno importante è la vittoria per la Roma di Zeman. Tre punti arrivati in puro stile “Boemo”. Partenza terrificante del Genoa che si porta sul 2-0 nel giro di 7’ ma che con grande caparbietà la squadra capitolina è riuscita a ribaltare fino ad un perentorio 2-4. Risultato che è costato la panchina a Gigi De Canio che viene sostituito da un altro Gigi, Del Neri. Viste le ultime settimane turbolente a Trigoria e dintorni, questa è una vera e propria boccata d’ossigeno che ridarà, sicuramente, fiducia ad una squadra che dopo alcune batoste pesanti, sembrava aver perso delle certezze! È ancora troppo presto, a mio avviso, per dire se questa Lupa sarà in grado di ambire all’Europa che conta. Intanto la riconosciamo come squadra che più ha stupito in questa giornata di campionato. Sugli altri campi registriamo i pareggi tra Fiorentina e Chievo (1-1) e tra Palermo e Torino (0-0). Vittorie casalinghe per l’Udinese contro il Pescara (1-0 firmato Maicosuel, si proprio lui quello del “cucchiaio” costato l’eliminazione della Champions…), per il Parma (2-1 alla Sampdoria), il Cagliari (1-0 sul Bologna) e l'Atalanta in quella che era già una sfida cruciale contro il Siena (2-1 da 0-1). Per quanto riguarda la Prima Divisione, dobbiamo con dispiacere annunciare la prima sconfitta del Como, adesso a 2 punti dalla zona play off, ad opera del Pavia. Como che era passato in vantaggio con un gol da cineteca di Giampà che con una sforbiciata da destra era riuscito a trovare il “sette” dalla parte opposta. Ecco il tabellino: COMO-PAVIA 2-1 Marcatori: Giampà (C) 20’ s.t. , Meza Colli (P) 30’ s.t., Beretta (P) 37’ s.t.
Sebastiano Paterniti
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