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“Scritti di psicocritica. Profili psicologici di poeti e narratori italiani contemporanei” – Enrico Castrovilli

Creato il 10 febbraio 2014 da Temperamente

Castrovilli-ProgeditCari lettori dalla testa temperata, torniamo a occuparci di psicocritica e di Enrico Castrovilli. Dopo aver condotto accurate analisi psicologiche e letterarie relative a molti e importanti autori del Novecento (da Saba a Pavese, da Montale a Ungaretti a Campana), Castrovilli pubblica ora un volume sugli scrittori italiani del Duemila. Sotto l’occhio dello psicocritico, infatti, ci sono stavolta narratori come Paolo Giordano, Raffaele Nigro, Mario Desiati e Nicola Lagioia

Ricordando che la psicocritica non si propone di individuare l’aspetto necessariamente psicopatologico di un’opera o di un autore, quanto la spinta emotiva e l’aspetto creativo e partecipativo dell’io narrante, ecco che, a proposito di un romanzo come Ternitti di Desiati, leggiamo che «Molti sono i momenti emergenti dal profondo dell’io narrante pronti a porre in evidenza gli elementi vitali delle vicende, con ritmi così intensi che persino i minimi moti dell’anima diventano un messaggio luminoso». La penna di Desiati è dunque tesa a tracciare un profilo psichico della protagonista Mimì Orlando e delle sue sinuosità umorali: pudore e sfacciataggine, altruismo ed egoismo, atteggiamenti accomodanti e sprezzanti offrono nel loro complesso uno scandaglio emotivo e psicologico di questo personaggio come pure, più in generale, una rappresentazione del carattere morale delle donne della Puglia.

Precisi confini morali, sociali, culturali e mnesici di un territorio costituiscono, parimenti, la spinta e lo scopo del romanzo di Raffaele Nigro Fernanda e gli elefanti bianchi di Hemingway. Celato nelle vesti di Fernanda Pivano, Nigro, lucano di nascita, descrive una Matera rurale e ancestrale – da cui il simbolismo offerto dai mammut – in cui l’uomo riscopre un rapporto viscerale con la terra. Il romanzo, intriso di realismo magico, è così sospeso tra l’antropologia culturale, la testimonianza storica e gli aspetti psico-sociali di un Meridione depositario di un sapere antico e suggestivo, quando non addirittura millenario, ricollegato al neolitico e alle prime comunità e ai primi gruppi.

Percorso di evoluzione psicologica, individuale prima e generazionale poi, è invece quanto rappresenta Riportando tutto a casa di Nicola Lagioia, un romanzo che, con uno stile asciutto ma un andamento a spirale, recupara dall’ombra il vissuto dei protagonisti, e insieme del suo autore, che agiscono nella Bari degli anni Ottanta, per portare alla luce le inquietudini e i mutamenti d’animo, le tortuosità psicologiche e i desideri inconsci di una generazione. Il tutto in un’operazione di recupero e di scavo, ma anche di riscrittura e di creazione. Nella conclusione di Castrovilli, infatti, «Il passato assume per Lagioia un significato preciso: non è un semplice esercizio di memoria, è una ricerca attiva».

Giovinezza osservata con occhio analitico è anche quella de Il corpo umano di Paolo Giordano. Storia del ventenne Roberto Ietri e di altri giovani militari in missione in Afghanistan, Il corpo umano si configura come un romanzo corale nel quale alla descrizione delle nuove guerre si accompagna quella di più sfuggenti ma non meno insidiosi conflitti, ossia «quelli familiari, quelli affettivi e quelli sanguinosi e interminabili contro se stessi».

I ventitrè saggi brevi raccolti in questo volume, e che riguardano, oltre i già citati, numerosi scrittori contemporanei (da Marco Missiroli ad Alessandro Piperno), offrono nell’insieme un quadro sul ruolo giocato dalla paura, dalle incertezze, dai conflitti inter-personali e da quelli intra-psichici, dalle posture auto-lesive e dalle tribolazioni emotive dei nostri contemporanei all’interno della narrativa e, come nel caso di Daniele Giancane, dell’odierna poesia italiana. Personalmente, ho trovato molto intriganti queste analisi, psicologiche e letterarie al contempo, nelle quali mi è sembrato di riascoltare le lezioni di quanti, psicologi analitici ma anche autori spirituali, affermano che tutti i processi di crescita psicologica e di creatività (scientifica, artistica, religiosa) sembrano seguire una medesima dinamica, una medesima dialettica, scandita da necessarie fasi di destrutturazione-caos-ristrutturazione.

Andrea Corona

Enrico Castrovilli, Scritti di psicocritica. Profili psicologici di poeti e narratori italiani contemporanei, Progedit, Università, Bari 2013, 108 pp., 15 euro


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