Forse vi sarete accorti leggendo questo blog che scrivere è un’altra mia grande passione… tradurre i pensieri in parole mi è sempre piaciuto tanto, tant’è che riesco a essere prolissa pure quando scrivo un semplice sms. Come dico spesso, per fortuna nell’Ulisse James Joyce ha codificato lo stream-of-consciuousness, così almeno posso dire che nel mio piccolo anch’io applico la tecnica di un grande scrittore
Mi è sempre piaciuto argomentare per iscritto attorno a un concetto, un’idea, un problema o una proposta: alle superiori mi piaceva tanto scrivere i temi; all’università davo il meglio di me negli esami scritti; dopo la laurea ho cercato di costruire il mio profilo professionale attorno a questa mia capacità di scrivere bene. Un’altra cosa che mi è sempre piaciuta è quella di scrivere un diario di bordo durante qualsiasi viaggio fatto con gli amici, in modo da non dimenticare, col passare del tempo, i luoghi visitati, le avventure vissute e soprattutto le cavolate sparate nei giorni di ferie. Si può dire che nel tempo ho sviluppato un modo tutto personale di scrivere e al contempo ho affinato la tecnica dei diari di bordo, che ora prevedono sempre una comunione di immagini e testo. Un’unica idea di fondo ha sempre accompagnato e alimentato questa mia passione: scrivere un libro, un giorno.
Ecco, non corrisponde proprio all’idea originaria che avevo del libro della mia vita, però gli elementi autobiografici ci sono, una buona dose di autoironia c’è, le premesse affinchè il lettore si sbudelli dal ridere ci sono e soprattutto: la Scozia c’è! Il titolo è una citazione d’autore, in quanto è Monica che ha coniato l’espressione durante uno dei nostri viaggi in Scozia. La mia prima opera letteraria si intitola, infatti, Un viaggio da fare con gli occhi ed è interamente dedicata alla Scozia. Il libro nasce on the road durante lo Scozia Tour 2009, quando la sera, prima di dormire, come una forsennata cercavo di prendere appunti sui fatti salienti della giornata per poter poi ricordare il viaggio e riviverne la magia anche a distanza di tempo. Una volta tornata a casa, ho dovuto decifrare i miei scarabocchi come fossero la stele di Rosetta per riprodurre il testo su formato elettronico; al testo ho abbinato alcune delle foto più significative del viaggio, poi ho iniziato a spedire il manoscritto a diverse case editrici… et voilà! Les jeux sont faits!
Qualche copia del mio libro
Ora il libro è fresco di stampa e non mi resta che occuparmi dell’altrettanto impegnativa - ma sicuramente molto più divertente - fase di promozione! Vi terrò aggiornati sulle varie attività previste e se acquistate una copia del libro e volete assicurarvi una dedica personale, non fate complimenti e scrivetemi!
Aury