Scrivere, leggere, voltare pagina...

Da Rici86
È passata una settimana. La mia prima settimana in Irlanda. È stata molto densa di impegni, novità, attività, e forse non ho ancora avuto veramente il tempo di realizzare cosa sta succedendo. Sono in un paese straniero, su un'isola in mezzo al mare dove parlano una lingua che mi è familiare ma non è la mia lingua madre, dove le abitudini comuni sono diverse da quelle che ho conosciuto fin'ora. Sono qui alla ricerca di un posto per me, alla scoperta di ciò che dovrò fare, alla conoscenza di persone nuove. Alla ricerca, forse, anche di me stessa. Di quella parte di me stessa che so da sempre essere dentro di me ma che non è ancora emersa del tutto alla luce. Di quella forza che so di avere ma che non ha ancora avuto modo di manifestarsi veramente. Un altro passo lungo la via della mia vita, e c'é un bivio lungo la strada, e ancora non so se si trova già dietro di me o se ancora lo devo raggiungere. Ancora non so quanto potrò, quanto dovrò andare lontano. So che le difficoltà potranno essere grandi e che, a questo punto del mio percorso, dovrò affrontarle con le mie sole forze, indipendentemente da quanti mi sosterranno e mi aiuteranno, Questa è forse la prova più difficile che mi sia mai trovata ad affrontare, e forse neppure me ne rendo veramente conto. Forse delle cose più importanti ci si rende veramente conto soltanto quando sono passate, finite, quando le hai attraversate, superate. Quando hai raggiunto il traguardo e già ti prepari a dirigerti verso il successivo. Guardando fermamente avanti, ma senza mai dimenticare ciò che hai lasciato dietro di te. È così che si scrive il libro della propria vita, riga dopo riga, pagina dopo pagina, passando ogni volta a quella successiva, riempiendo sempre un nuovo foglio bianco, ma senza mai cancellare né dimenticare quelli che hai già scritto e lasciato dietro di te. Perché senza quelle pagine già scritte non esisterebbe la pagina che stai scrivendo, non esisterebbero le pagine bianche davanti a te, che ti aspettano, pronte per essere riempite. Le leggerai e rileggerai, a volte vorrai correggerle, cancellarle, strapparle, ma appena ti accingerai a farlo ti fermerai, perché se lo facessi tutto cambierebbe senza scampo, non saresti più tu. Perderesti irrimediabilmente il segnalibro che guida la tua vita. E allora cambia foglio, volta la pagina, vai avanti a scrivere. E qualunque cosa accada non fermarti mai. Anche se ti sembra più semplice. Solo quando vai, quando parti, quando cambi, quando ti butti a capofitto ti accorgi di quanto era pericoloso restare fermo, non rischiare, non osare, non tentare, non sbagliare. Sbaglia, pentiti, scusati, arrabbiati, piangi, ridi, correggi, ma non arrenderti, non rinunciare, non ritirarti, non nasconderti. Smetti di sopravvivere e incomincia a vivere.
Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi. (Roberto Benigni)

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