Ecco un nuovo numero della rubrica che vuole scoprire 'i segreti di bottega ' delle scrittrici romance più amate. Ci piace poter indagare un po' più a fondo sulle varie modalità che portano un'autrice a produrre un romanzo che sarà letto, divertirà, intrigherà, forse persino commuoverà, in ogni caso farà passare diverse piacevoli ore a migliaia di lettrici. Sono in tante, fra chi ci legge, quelle che vorrebbero cimentarsi con la scrittura o che già lo fanno e questa rubrica è dedicata soprattutto a loro.
Oggi si è gentilmente offerta di rispondere alle cinque 'domande tecniche' di noi curiose bibliotecarie romantiche ORNELLA ALBANESE, popolare autrice di romance storico, della quale protremo molto presto leggere il nuovo romanzo, L'ANELLO DI FERRO, ( vedi qui la nostra presentazione di ieri), in uscita il 30 giugno prossimo da Leggereditore.
LMBR:Definisci una scaletta prima di iniziare un romanzo e poi ti basi su quella per lo sviluppo della trama?
Ornella Albanese: Questa è una cosa che non faccio mai. Io sono convinta che la creatività vada alimentata con un po' di sregolatezza. Quando comincio a scrivere ho solo in mente il nucleo di un'idea e posso dire che vado avanti in piena libertà per circa metà del romanzo. Ho una fantasia piuttosto “tumultuosa” e preferisco non costringerla in schemi prefissati. Quando arrivo a metà del romanzo, comincio a rileggere e allora comincia a diventare utile una scaletta che mi dia la scansione temporale e mi aiuti a riannodare tutti i fili.
LMBR: La stesura del romanzo segue l'ordine cronologico del romanzo stesso, oppure scrivi varie scene e situazioni in una sequenza diversa e poi le colleghi nella trama? Ad esempio, il prologo o, in alternativa, l'incipit e l'epilogo, o comunque la fine, sono sempre la prima e l'ultima parte che scrivi?
Il nuovo romanzo (Leggeerditore)
Ornella Albanese: Questa è una bella domanda. Ho sempre scritto seguendo l'ordine cronologico, ma capita a volte che un evento che non avevo previsto mi costringa a qualche modifica all'interno della prima parte, perché non ci siano incongruenze. Per l'ultimo romanzo invece, L'anello di ferro che uscirà il 23 giugno, mi è capitato di scrivere il prologo a romanzo finito. L'editore mi aveva fatto notare che non era chiaro il motivo del dissidio tra le due famiglie, suggerendomi di scrivere un capitolo iniziale per spiegarlo. Solo che non l'ho chiamato prologo. Avevo inventato una situazione così intrigante, con un personaggio così particolare, che ho preferito scrivere “ventisei anni prima” perché fosse subito chiaro alle lettrici che non era quella la storia.
LMBR: Immagini prima la trama, in cui in seguito inserisci i personaggi adattandoli allo sviluppo che hai in mente, oppure, come prima cosa, dai vita ai protagonisti creando poi un intreccio in cui possano muoversi?
Ornella Albanese: Parto da un'idea che può essere un accenno di trama, o un personaggio particolare (come il pirata Pietro ne L'ombra del passato), un luogo (come Castel del Monte ne Il volo del falco, o il castello Petrae Roseti ne L'anello di ferro). La vicenda, in tutte le sue sfaccettature, parte dall'idea iniziale e i personaggi si adattano alla storia, o la storia ai personaggi, senza regole fisse.Un racconto per il 150° dell'Unità d'Italia
LMBR: Il tuo primo approccio con le case editrici è stato facile, oppure hai ricevuto anche dei rifiuti prima che il tuo primo romanzo fosse accettato e pubblicato?
Ornella Albanese: Il primo romanzo in assoluto che avevo proposto, quandoavevo ventidue anni, a una delle due case editrici più importanti di Milano era stato accettato, ma non è poi stato pubblicato per un cambiamento della linea editoriale. Una bella delusione. Molti anni dopo ho riprovato col romance. E lì non ci sono stati problemi: il primo contemporaneo proposto alla casa editrice Le Onde è stato subito accettato (ne ho scritti altri sette) e lo stesso il primo romance storico proposto a Mondadori.
LMBR: Nei rapporti con le case editrici, è meglio affidarsi ad un agente letterario, oppure ci si può anche proporre da sole?
Ornella Albanese: Io mi sono sempre proposta da sola, con buoni risultati. Certo, un bravo agente, purché ben introdotto, in certi casi può fare la differenza.La scrivania di Ornella e l'onnipresente gatta Muci
LMBR: Se una scrittrice alle prime armi, ma comunque non completamente esordiente, avesse già pubblicato un proprio romanzo presso una casa editrice e, a tempo debito non trovandosi a proprio agio con detta casa editrice, volesse cambiarla, potrebbe proporre lo stesso romanzo già pubblicato precedentemente , magari rivisto, ampliato e migliorato, oppure avrebbe migliori opportunità di farsi notare scrivendo un romanzo totalmente nuovo?
Ornella Albanese: Riprendere lo stesso romanzo può comportare problemi legali con la casa editrice perché qualsiasi contratto comporta la cessione dei diritti d'autore per un certo numero di anni. Io sarei per un romanzo totalmente nuovo perché il primo è servito a fare esperienza, il secondo nascerebbe appunto da quell'esperienza. Sono convinta che il primo romanzo risenta sempre di sperimentazioni e riecheggi qualcosa di già letto, dal secondo in poi l'autore acquista il proprio stile personale, quello per il quale diventa riconoscibile e unico.
RINGRAZIAMO ORNELLA ALBANESE PER AVER GENTILMENTE RISPOSTO ALLE NOSTRE DOMANDE E PER I SUOI PREZIOSI CONSIGLI!
POTETE ANCHE INCONTRARE L'AUTRICE SUL SUO SITO:http://www.ornellaalbanese.it/
SE AVETE DOMANDE O CURIOSITA' SUL LAVORO DI SCRITTRICE DA FARE A ORNELLA ALBANESE O ANCHE SOLO VOGLIA DI ESPRIMERE LE VOSTRE IMPRESSIONI SUI SUOI LIBRI, LASCIATE UN COMMENTO.