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Scudo anti-spread, l’arma inapplicabile ma rassicurante

Creato il 10 luglio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Soave Europa dalle sublimi trattative su quel che nessuno conosce! Già alle 7.08 l’Ansa sveglia l’incauto addormentatosi col cellulare acceso, come fosse un pupazzo per l’inconscio spaurito dagli spettri della notte, e subito l’informa che l’Eurogruppo (vedi? E’ già un soggetto multiplo, dalle tante teste, potentissimo ma senza identità) ha detto sì allo scudo anti-spread. Il problema è che non si sa come funziona, questo scudo.  E’ una coperta di Linus, un appello alla clemenza di sua Maestà, una prece. Di fatto però non è stato sperimentato e si ha un certo timore a mettere in pratica il precetto della buona volontà. Hai l’arma ma non sai come usarla. Esercitarla è un pericolo. Non averla è peggio ancora.

Scudo anti-spread, l’arma inapplicabile ma rassicurante

Mario Monti turbato dai monitor di Borsa che si stringono sempre più vicino a lui

Dunque che storia che ci raccontano? Lo scudo ha l’aria di essere debole (800 miliardi di euro, da cui vanno sottratti gli aiuti alla Grecia e alla Spagna, le Borse se li bevono anche in poche ore, o in un giorno o due) e se fallisce scatena l’effetto panico.

Dunque che cosa è stato approvato? Un quid di solidarietà finanziaria, un qualcosa da dire agli elettori, una manifestazione di buona volontà, dato che le procedure d’applicazione dello scudo sono un anti-scudo, che non danno garanzie al muratore tranquillo, all’insegnante volonteroso, alla stagista dell’Onu che s’immagina un futuro da cameriera.

Segue un interessante pagina dell’Ansa che spiega che cos’è lo scudo anti-spread. L’ultimo paragrafo è assai istruttivo, e spiega tra le righe (così penso io) che ci vorrebbe, in fondo, una discreta capacità di prendere decisioni politiche, per le quali ci vorrebbe però una legittimazione che nessuno ha. Senza legittimazione, si rende impossibile la decisione imbragandola fra procedure inapplicabili.

- COS’E’: lo scudo anti-spread è un meccanismo il cui obiettivo è quello di contenere la variazione del differenziale dei titoli di stato dei paesi dell’eurozona virtuosi, ma in difficoltà sui mercati.

- COME FUNZIONA: si tratta di acquistare bond sovrani dei paesi sotto il tiro della speculazione, come per esempio Italia e Spagna che hanno visto schizzare verso l’alto i rendimenti sui loro titoli a 5 e 10 anni, con un impatto negativo sulla sostenibilità del debito.

- RUOLO DEI FONDI SALVASTATO: l’acquisto dei titoli dei paesi in difficoltà dovrebbe essere effettuato sia sul mercato primario che secondario da parte dei fondi salvastato dell’eurozona, l’Efsf e l’Esm, che devono essere usati “in modo flessibile ed efficace”. La Bce agirà come agente delle operazioni

- RISORSE: la potenza di fuoco congiunta a disposizione di Efsf e Esm è di circa 800 miliardi di euro, da cui vanno però sottratti i nuovi aiuti alla Grecia e quelli alla Spagna, non ancora quantificati. Molti ritengono l’ammontare realmente a disposizione insufficiente, ma i paesi del Nord guidati dalla Germania sono contrari all’aumento delle risorse.

- CONDIZIONALITA’: è il vero nodo da sciogliere. Nel testo adottato dai leader dell’eurozona si sottolinea che l’uso dei fondi salvastato in funzione anti-spread è condizionato al rispetto da parte dei paesi che ne richiedono l’intervento delle “raccomandazioni specifiche per paese” della Commissione Ue, nell’ambito del Patto di stabilità e della procedura per gli squilibri macroeconomici. E alla firma di un Memorandum d’intesa. Se, anche in base al trattato dell’Esm, la troika vera e propria non interviene direttamente, resta però un ruolo chiave di monitoraggio da parte di Bce, Commissione e, dove possibile, Fmi ma in un ruolo tecnico più limitato. Ma gli stati membri rigoristi del fronte del Nord hanno già ribadito che tutti questi dettagli potranno essere definiti solo quando uno stato membro chiederà effettivamente l’intervento del fondo salvastati per stabilizzare i mercati.

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