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Scuola 2.0: libri in formato digitale a partire dal prossimo anno

Creato il 10 aprile 2014 da Afrodite
Dal prossimo anno scolastico gli insegnanti saranno liberi di adottare libri di testo in formato digitale. Lo ha stabilito una circolare del Ministero dell'Istruzione, emanata ieri (http://www.istruzione.it/allegati/2014/NOTA_ADOZIONI_LIBRI_TESTO.pdf).
Una rivoluzione per la scuola italiana, dove da qualche anno ormai la didattica con l'utilizzo delle nuove tecnologie si sta sperimentando in diversi istituti affidandosi soprattutto alle competenze di docenti all'avanguardia, senza tuttavia che questo fosse riuscito a diventare patrimonio dell'intera istituzione.
Da ieri un grosso passo avanti è stato fatto.
"Per promuovere lo sviluppo della cultura digitale e l'alfabetizzazione informatica sono definite politiche di incentivo alla domanda di servizi digitali anche tramite la definizione di nuove generazioni di testi scolastici,  nonché attraverso la ricerca e l'innovazione tecnologica, considerati fattori essenziali di progresso ed opportunità di arricchimento economico, culturale e civile, così come previsto dal Codice dell'amministrazione digitale (decreto legislativo 82/2005)": così si legge all'articolo 1 della circolare inviata alle scuole.
Non un'imposizione quindi, ma una possibilità data agli insegnanti avendo in vista anche l'obiettivo di ridurre i costi per le famiglie. I tetti di spesa per l'acquisto dei libri di testo vengono ridotti del 10% se i testi sono in versione mista digitale-cartaceo e del 30% se in versione totalmente digitale per le classi prime della scuola media inferiore e per le prime e terze della secondaria superiore.
Abrogati anche i vincoli temporali per le adozioni, che in precedenza prevedevano 5 anni per la scuola primaria e 6 anni per la secondaria, nonché il vincolo quinquennale della immodificabilità dei contenuti dei libri di testo.

SCUOLA 2.0: LIBRI IN FORMATO DIGITALE A PARTIRE DAL PROSSIMO ANNO

Una classe partecipa con gli insegnanti a una sessione di programmazione 


Positivi i commenti degli insegnanti, perlomeno della punta più avanzata che, come detto, da tempo sta sperimentando nuove modalità didattiche anche grazie allo scambio e al confronto su siti internet dedicati e sui social network.
Su Facebook per esempio è stato creato un gruppo Insegnanti 2.0 che conta oltre 9.200 membri (https://www.facebook.com/groups/insegnantiduepuntozero/493028467491883/?notif_t=group_activity), grazie al quale i docenti si scambiano esperienze e informazioni utili per la nuova didattica,
"un luogo dove provare insieme a definire un'idea di scuola che punti al miglioramento dell'apprendimento rispondendo ai nuovi bisogni degli studenti attuali, giovani generazioni digitali" si legge nella presentazione del gruppo.
Da questi docenti la nota del Miur è valutata in modo estremamente positivo.
Scrive per esempio l'insegnante Agostino Quadrino: "Per chi come me ha condotto per anni una battaglia ardua e spesso isolata in questa direzione innovativa, oggi (ieri, ndr.) è un giorno importante.... Il nostro sistema dell'istruzione è rimasto troppo a lungo immobile, al servizio di rendite di pochi potentati impermeabili a ogni istanza che non fosse la tutela dei loro interessi corporativi".
Decisamente minoritaria appare invece la posizione di chi non apprezza la novità introdotta dalla circolare, come quella di Roberto Agostini che scrive: "Sta cosa della liberazione dai libri di testo che entusiasma molti colleghi a me non entusiasma neanche un po'".
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