La cadenza degli spari a Roma è ricominciata con la frequenza propria delle grandi metropoli mondiali.
Finita la pausa ferragostana, si ritorna a parlare della violenza che pervade la capitale. In due giorni la polvere da sparo si è sprecata tra i quartieri, ma andiamo per ordine di cronaca:
Mercoledi pomeriggio in Via Pico della Mirandola, zona Eur , un ragazzo di 21 anni , pregiudicato per piccoli reati , viene colpito da un proiettile al gluteo.
Portato all’ospedale dal padre, racconta di essere stato avvicinato da una moto di grossa cilindrata con due uomini dal volto coperto dai caschi che hanno esploso dei colpi di pistola.
Ieri sera, poco dopo le 21.30 in un parcheggio a Tor Bella Monaca, in largo Ferruccio Mengaroni , è esplosa una sparatoria che ha lasciato 12 bossoli sull’asfalto e due feriti lievi, tra cui una bambina di 10 anni.
Non sono ancora chiare le dinamiche dell’agguato, se di agguato si tratta, infatti il padre ha diversi precedenti penali ma dalla ricostruzione fatta dagli inquirenti non è ancora chiaro se i colpi sparati fossero indirizzati a lui.
Erano sicuramente due gli uomini che hanno sparato ieri sera, due sarebbero i calibri delle pistole usate. E’ già buio quando scoppia l’inferno davanti a una palazzina di cinque piani. Anche chi è alla finestra per cercare di catturare un po’ di frescura si ritira velocemente al sicuro mentre fuori volano proiettili.
Dodici colpi in totale e ritorna la calma. La scena del crimine che si presenta non aiuta molto gli inquirenti. Non ci sono morti, per fortuna, ma un uomo e una bambina di 10 anni sono leggermente feriti dai frammenti di vetro della loro Renault Scenic. Il finestrino anteriore della macchina, dalla parte del guidatore, è in frantumi.
L’uomo è accovacciato all’interno ricoperto di vetri, è impaurito. La figlia ,sotto choc, piange ed è leggermente ferita. Verrà subito portata al Pronto Soccorso per le medicazioni, nulla di grave.
Sono i Carabinieri della stazione di Tor Bella Monaca e di Frascati che dovranno capire modalità e motivi di quello che è successo ieri nell’Ottavo Municipio.
Le ipotesi al vaglio sono due al momento: la prima è che l’obiettivo di chi ha sparato fosse la Scenic ma il padre della bambina si è difeso e ne è scaturita una rapida sparatoria. La seconda è che sia stato un caso che venisse colpita la macchina con i due passeggeri, magari da un proiettile vagante .
I Carabinieri del Capitano Iacoviello hanno constatato che anche una Matiz, di proprietà di una donna, che ieri era fuori Roma, è stata danneggiata. Da alcune testimonianze sembra che uno dei due uomini che hanno sparato avesse accento napoletano.
Tutto da verificare quindi ma una cosa è sicura: nella scuola del crimine di Roma la materia preferita si insegna con la pistola e gli alunni stanno aumentando.
Alessandro Ambrosini