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Scuola, nuovi tagli in Sicilia. Cancellate 568 cattedre

Creato il 23 marzo 2013 da Www.marsala.it @@il_volatore

Ancora tagli alle cattedre della scuola siciliana. L'altro ieri, il ministero dell'Istruzione ha comunicato ai sindacati la consistenza degli organici per l'anno scolastico 2013/2014 e ancora una volta sarà la Sicilia a pagare il tributo più alto tra tutte le regioni italiane: meno 568 cattedre. 

Neppure la Campania - che ha una popolazione scolastica superiore alla Sicilia - ci supera. Da settembre, ad un leggero incremento nella scuola dell'infanzia - più 28 cattedre in tutto - corrisponderà un pesante taglio sia alla scuola primaria sia nella secondaria di primo grado, che dovranno accontentarsi di 402 cattedre in meno rispetto a quest'anno. 

Anche la scuola superiore subirà un taglio della stessa entità: meno 194 posti. Una notizia purtroppo attesa, ma che complicherà ulteriormente la vita a decine di migliaia di precari isolani in lotta per aggiudicarsi ogni anno supplenza e stipendio. Anche perché sul versante dei pensionamenti le notizie non sono di certo migliori. La legge Fornero, che ha allontanato per tutti - insegnanti compresi - l'uscita dal lavoro, ha cominciato a dispiegare i suoi effetti. Dal prossimo mese di settembre saranno meno della metà rispetto all'anno precedente i docenti che andranno in pensione, appena 1.162 in tutta la Sicilia, contro i 2.649 dello scorso anno.

E se le cattedre si riducono per effetto dei tagli e non si liberano neppure per i pensionamenti i posti disponibili per eventuali immissioni in ruolo e per le supplenze si ridurranno ancora. 


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