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Scuola Pubblica e Privata

Creato il 17 aprile 2011 da Albix

copertina scuolaInsegno in un Istituto Tecnico Statale per Ragionieri da oltre 25 anni. Sono stato immesso in ruolo dopo avere superato un regolare concorso pubblico e insegno discipline giuridiche ed economiche. Ricordo ancora i titoli degli scritti: uno era incentrato sulla tutela del consumatore nel diritto civile italiano; l’altro, il secondo, era incentrato sul ruolo delle banche nel sistema economico italiano. All’orale sono stato interrogato su diverse materie: diritto pubblico, diritto commerciale, diritto civile, economia politica, scienza delle finanze e diritto tributario. Tutte materie che avevo studiato all’Università. Ricordo anche le parole del Presidente della Commissione nel comunicarci il superamento delle prove orali: -” Tenete alta la bandiera della scuola pubblica, voi che siete vincitori di concorso.”- Poi chiosò, prima di concludere: -” Troppi docenti vengono immessi in ruolo dopo un lungo precariato ed è come se, una volta immessi in ruolo, provino del risentimento verso un datore di lavoro che li ha fatti soffrire a lungo prima di riconoscergli un ruolo stabile ed importante”.

Non saprei neppure dire che idee politiche avesse quel Presidente, allora docente di lungo corso nelle materie del concorso (diritto ed economia). Una cosa è certa: nessuno al colloquio si permise di indagare sul mio orientamento politico, nè successivamente i presidi (oggi D.S) che ho avuto negli Istituti dove ho insegnato in questi anni mi hanno inquisito in ordine al contenuto delle mie idee politiche.

Recentemente, sollecitato da una collega, mi sono iscritto ad una associazione di insegnanti cattolici; l’ho fatto volentieri, perchè sono un cattolico praticante.

In classe la mia stella polare è stata sempre (e lo è tuttora) la Carta costituzionale del 1948. Non ho cercato mai di inculcare le mie idee politiche ai miei studenti. Ho cercato piuttosto di essere un modello, un esempio, una guida, nel mostrare puntualità, impegno, onestà, amore per le regole.

All’inizio, pur essendo abilitato come procuratore legale, non svolgevo la professione forense, perchè volevo dedicarmi interamente all’insegnamento. Dopo qualche anno mi resi conto che era impossibile fare un lavoro di aggiornamento all’interno della scuola; quando chiedevo al Preside di allora di poter frequentare dei corsi di aggiornamento, di cui venivo a conoscenza tramite le Circolari, la stampa, ecc., mi rispondeva che dovevo partire a spese e, soprattutto, farmi sostituire dai colleghi per tutti i giorni della mia assenza. Ora l’aggiornamento lo faccio grazie alla professione di avvocato e cerco di portare in aula le mie esperienze professionali, applicandole come esempi pratici per meglio spiegare gli istituti giuridici di diritto civile e commerciale che tanta importanza hanno nella preparazione di un Ragioniere.

Certo non voglio e non posso nascondere di essere ciò che sono: un uomo che crede in Dio e che cerca nella Fede una guida per la sua anima, come nelle leggi trova un riferimento per la sua vita civile.

Insomma, ho cercato di rispettare le norme civili, ed in particolare l’art. 54 della Costituzione; nonostante tutti i governi ed i ministri della p.i. che si sono succeduti in questi 25 anni.

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