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Scusa mi piace tuo padre – La recensione

Creato il 12 gennaio 2014 da Drkino

12 gennaio 2014

La recensione del film Scusa, mi piace tuo padre

Una commedia agrodolce per inscenare una parabola elementare: nella vita come nella fisica, ad ogni azione corrisponde una reazione , non sempre ugale ma di sicuro contraria…

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Molto spesso la scelta di essere felici non è quella giusta. Noi esseri umani, immersi nel complicato mondo delle relazioni sociali non siamo mai singoli, o almeno siamo consapevoli che le nostre azioni sono sempre sottoposte al giudizio degli altri. La commedia Scusa, mi piace tuo padre racconta proprio di scelte e di sentimenti, quando sensazioni e decisioni personali invadono, come un carro armato, le vite di coloro che ti sono intorno in un mulinello di opinioni e rotture. 

In New Jersey, si trova il piccolo sobborgo Orange Drive, un posto molto tranquillo, dove non succede mai niente. Due famiglie vivono una davani all'altra, quella dei Walling e quella degli Ostroff, in completa armonia. Il ritorno di Nina Ostroff, la primogenita che vive fuori casa da quando ha 21 anni, sconvolge la tranquilla vita dei due gruppi familiari. Durante una serata noiosa Nina inizia una relazione con il capofamiglia dei Walling, David, scatenando una tempesta di sentimenti in entrambe le famiglie.

Julian Farino, regista con alle spalle una grossa esperienza nella direzione di serie tv (tra cui la serie The sex

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and the city), esordisce al lungomentraggio con una grande onestà in un dramma tutto familiare, avvicinabili a quelle storie familiari che raccontava tempo fa Gabriele Muccino. Scusa, mi piace tuo padre trasuda sincerità che unita alla semplicità registica con cui sono dipinti i luoghi e i personaggi del film offre uno spaccato familiare alto borghese americano che si avvicina al concetto di verosimiglianza. Il merito è da attribuire ad una sceneggiatura ben scritta, in cui le situazioni si rendono forti per la propria oridnarietà, in un dramma in cui le tinte si mischiano da punte color pastello ad ombreggiature plumbee. 

Un film riuscito sotto tutti gli aspetti: intrattenimento, interpretazioni e offerta di spunti di riflessione.  Scusa, mi piace tuo padre, in originale The oranges, tratta il tema difficile della relazione tra due persone con età molto diversa tra loro e lo fa con intelligenza. Farino non si addentra eccessivamente nella loro relazione, ritrae i due "innamorati" con distanza lanciando allo spettatore non giudizi morali ma fotografie del loro rapporto fatto più di rivincite personali e fuoriuscita dalla noia e dalla routine che di vero sentimento. Il film rappresenta così un ottimo connubbio tra ironia sulla vita e dramma familiare che punta sui toni bassi, evitando particolari eclatanti, e che ricorda, seppur distaccandosene soprattutto nello stile registico e ironico al cinema di Todd Solondz. Dottor House, ovvero Hugh Laurie interpreta bene un personaggio scomodo insieme all'insopportabile (nella speranza che la sua smorfiosità sia dettata da una scelta registica) Leighton Meester, la giovane fidanzatina, e tutto il cast di attori del film.

ANTIBIOTICO

Federica De Masi

Regia: Julian Farino; Cast: Hugh Laurie, Catherine Keener, Leighton Meester, Allison Janney, Oliver Platt; Durata 92 min; Paese: USA – 2011; Casa di distribuzione: M2 Pictures.

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