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Oggi mangiavo in un bar quando un tizio in forte dialetto largo, tipico della bassa modenese, ha cominciato a dirsi preoccupato degli sbarchi di disperati sulle nostre coste. La ricetta del (presunto) elettore della Lega è prenderli a cannonate. "Mi dicono che ci sono i bambini, ma che cazzo me ne frega, quelli poi crescono... quelli sono animali". Mi sono girato e l'ho guardato, si è accorto di non essere solo e ha ricambiato. L'ho fissato negli occhi cinque secondi, lui si è girato e ha cominciato a parlare di come sia meglio piazzare il pozzetto della biologica davanti a casa. Non c'è bisogno di spiegare e rispiegare sempre le stesse cose a chi non vuol capire; togliamo anzi la Giornata della memoria perché tanto questi puntano al genocidio senza sapere davvero il perché e quelle giornate sono sprecate. Mi piace pensare che non si sia sentito in imbarazzo con me, mi piace pensare che a volte anche i mammiferi bipedi si rendono conto di quanto siano dei piccoli esseri inutili cui hanno dato una bocca giusto per cibarsi.
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