Queste spettacolari immagini ci arrivano ancora dal Solar Dynamics Observatory (SDO), in particolare dall’ Atmospheric Imaging Assembly (AIA) a bordo di SDO e sono state riprese alle ore 12:57 del tempo universale (le 10:57 italiane) dell’11 aprile 2011 alla lunghezza d’0nda di 304 Angstrom.
Qui sotto vari ingrandimenti della fotosfera solare che ha una temperatura di circa 5700 Kelvin ed è sede di fenomeni come le macchie solari e i flare. Le macchie solari rappresentano regioni dove la temperatura del Sole è minore, intorno ai 5000 Kelvin, ed è per questo motivo che appaiono più scure del resto della fotosfera solare.
Il meccanismo di formazione delle macchie molto probabilmente è dovuto ai tubi di flussi del campo magnetico solare nella zona convettiva del Sole che vengono “arrotolati dalla rotazione differenziale della stella. Attorno alla regione nucleare, dove avvengono le reazioni di fusione termonucleare, c’è uno strato di gas detto radiativo che è, a sua volta, circondato da uno strato convettivo di spessore pari a circa 150 000 chilometri.
Nella zona radiativa si formano dei moti convettivi che provocano il trasferimento dell’energia dalla parti più interne del Sole verso la superficie. Esse hanno un tempo di vita breve, di circa due settimane.
Quelli che noi osserviamo in queste immagini sono i flare, o brillamenti solari, che producono delle spettacolari protuberanze solari ed emettono fasci di vento solare molto energetici.
E’ ben noto che il campo magnetico del Sole è generato da correnti elettriche che agiscono come una dinamo entro il Sole. Queste correnti elettriche sono prodotte da flussi di gas caldo ionizzato nella zona convettiva del Sole.
La dinamo solare ha un ciclo di 22 anni e in circa mezzo ciclo, il polo nord magnetico del Sole si trova nel suo emisfero nord mentre il polo magnetico sud nel suo emisfero sud. Proprio in corrispondenza del picco del ciclo di macchie solari (il massimo solare), i poli magnetici si invertono. Attualmente il polo magnetico nord si trova nell’emisfero sud del Sole. L’inversione avviene circa ogni 11 anni al massimo di attività solare.
Il ciclo magnetico di 22 anni influenza fortemente il risultato più evidente prodotto dalla dinamo: la formazione di macchie solari e le regioni attive che da più alte latitudini solari tendono a migrano verso la zona equatoriale del Sole nel corso degli undici anni del ciclo di attività delle macchie solari.
Macchie solari e regioni attive sono una manifestazione del campo magnetico generato all’interno del Sole e che si rendono visibili nell’atmosfera. Le regioni attive sono responsabili della formazione di violente esplosioni, i flare solari, che si formano dove grandi quantità di gas caldo, intrappolato dal campo magnetico della regione attiva, vengono rilasciate dall’atmosfera solare verso lo spazio esterno. Queste sono chiamate espulsioni di massa coronale (coronal mass ejections, CMEs).
Cortesia: NASA-Solar Dynamics Observatory: http://sdo.gsfc.nasa.gov/ .
Sabrina