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"se fossi in te..." però non ci sei!

Da Guchippai

ci sono cose che si comprendono veramente e si interiorizzano solo dopo averle provate sulla propria pelle. è facile dire se fossi in te, farei così e cosà. si dà il caso però che tu non solo non sia in me, ma che non sia nemmeno me. le nostre azioni sono dettate dalle circostanze del momento così come da quello che siamo; è impossibile poter dire con sicurezza che cosa avremmo fatto noi al posto di un altro nella stessa situazione. pronunciare quel se fossi in te è un atto di presunzione, oltre che una mancanza di rispetto nei confronti del diretto interessato. certo, in passato pure io non ne sono stata immune, ho dovuto vivere la rabbia del venire giudicata in base alle apparenze o a indizi fraintesi per capire quanto fosse sbagliata quella frase. per questo non la pronuncio più, così come non mi permetto più di giudicare nessuno. esprimo ancora le mie opinioni, ma con contorno del beneficio del dubbio e della consapevolezza di poterle modificare se le scopro sbagliate. purtroppo però c'è sempre chi quella frase lì la dice a me, chi fa i suoi conti in base a informazioni parziali e impressioni del tutto soggettive senza curarsi che ci possano essere mille altre cose da tenere in considerazione. avere imparato a fregarmene non vuole dire che quando mi succede di essere fraintesa o mal giudicata lì per lì non ci stia male; poi sì, per fortuna mi passa perchè so di essere la sola a conoscere la verità e so di dover rendere conto solo alla mia coscienza. la conseguenza di tutto ciò però è che mi sono rinchiusa sempre di più in me stessa. sono stanca di dare spiegazioni; visto che tanto c'è sempre chi mi fraintende non vedo perchè sprecare inutilmente tempo ed energie. inoltre quasi mai riesco ad aprirmi perchè ho perso la fiducia nel genere umano. alla fin fine mi dispiace giusto per questo, per aver elevato una barriera talmente alta e spessa tra me e il mondo che è praticamente impossibile abbatterla.

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