Se i sondaggi contano qualcosa

Nel giugno dell’anno scorso il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, si recò in visita al XIX Municipio presieduto da Alfredo Milioni (esatto, quel Milioni). Nell’occasione Alemanno parlò, tra le altre cose, dei nuovi campi rom che non sarebbero dovuti più essere “quello scempio ereditato dal passato” bensì dei luoghi dove “legalità e integrazione sono fattori estremamente collegati”. Alcuni giorni fa un piccolo di tre anni, Mario, è morto carbonizzato a causa di un rogo divampato in un campo abusivo della Magliana. I campi abusivi (e illegali), insomma, ci sono ancora. Sul suo blog Claudio Cerasa racconta dell’idea di Alemanno di allargare a novembre la giunta capitolina a esponenti dell’Udc e della Destra di Storace, segno che qualcosa nell’attuale amministrazione non ha funzionato. Ma cosa pensano i cittadini del loro sindaco (anche a fronte di quanto scritto qui)? Secondo un recente sondaggio Piepoli il 63 per cento dei romani ha espresso un giudizio positivo sull’operato della giunta. In particolare il 26 per cento ha assegnato ad Alemanno un voto compreso tra l’8 e il 10, mentre il 37 per cento tra il 6 e il 7. Stati Uniti. Per la Cbs Obama avrebbe riacquistato consensi. Lo scorso mese era stato registrato nei confronti dell’inquilino della Casa Bianca un calo al 44 per cento dei pareri favorevoli (l’indice più basso) mentre ora è risalito al 48. Sembra per aver anticipato il ritiro delle truppe americane dall’Iraq (salvo che molti soldati verranno dispiegati in Afghanistan). Francia. Quanti hanno strombettato i consensi in calo per Obama altrettanto non hanno fatto nei confronti di Sarkozy. Il 62 per cento dei francesi non lo vuole più. Non che la sinistra abbia davvero da sorridere. Perché è vero che il 55 per cento degli intervistati d’oltralpe auspica la vittoria dei socialisti nel 2012, ma allo stesso tempo è vero che il 57 per cento si dice convinto che il Ps non farà meglio della destra. Conclusioni. Ho un’idea fissa, da tempo ormai. I sondaggi rispecchiano non le reali considerazioni dei cittadini, ma le sensazioni del momento. Dunque, soprattutto nel lungo periodo, contano meno di zero.