Ovvero: la narrativa è un prodotto un po’ particolare!
Credo di avere già affrontato questo argomento in passato. Diciamo che ho un libro per spiegarti come installare Joomla; come scrivere post efficaci; come usare al meglio Google; o perdere peso. Il lettore, che ha bisogno di conoscere queste informazioni per le ragioni più diverse, compra, e tutti siamo felici (d’accordo, semplifico: però ci siamo capiti, vero?).
Il problema nasce quando il tuo prodotto non offre soluzioni.
Ciao. Sono Marco Freccero e i miei prodotti non offrono soluzioni.
Un bel biglietto da visita, non c’è che dire. Però al momento è così. I miei prodotti sono dei racconti. Quest’anno ho in progetto di ampliare la mia offerta.
Come?
Sei scandalizzato da questo mio modo di trattare i libri? Se c’è transazione di denaro è un prodotto: fine della discussione, ora procediamo.
Dicevo dei miei racconti. Dopo che li avrai letti, non saprai installare niente; le tue competenze in SEO o WordPress resteranno intatte. Non saprai cucinare meglio, né attivare l’utente root su OS X.
Non lavori? Resterai disoccupato.
Hai accumulato troppi chili? Continueranno a farti compagnia.
Adoro Raymond Carver, Flannery O’Connor, Stephen King, Charles Dickens, Tolstoj e Dostoevskij. L’elenco è per forza di cose ridotto. Tutta gente che non fornisce risposte; semmai pone le giuste domande.
È un problema? Be’ sì, soprattutto perché hai deciso di essere editore di te stesso. Non hai un editore alle spalle che attira l’attenzione della gente, grazie alla sua potenza di fuoco.