Se lo conosci, lo eviti. E non ti lamenti

foto: flickr

Intendiamoci. La Spagna non è il paradiso, la crisi se la stanno vivendo anche loro. E non c'entra nemmeno (o almeno, non del tutto) quella lievissima questione di civiltà umana che riguarda i matrimoni omosessuali. No, no.

A Madrid eravamo ospitati da una ragazza italiana che è lì a fare la ricercatrice per il tumore del pancreas. Nel chiacchiericcio, mi dice che dal prossimo mese le toglieranno il 5% dallo stipendio, in quanto in Spagna, per far fronte alla crisi, appunto, hanno decurtato gli stipendi statali. E lei con la sua fondazione di ricerca ha un contratto come statale.

Non si è lamentata, non l'ha detto con particolare rammarico. Chiunque si sarebbe lievemente incazzato, ci avrebbe aggiunto una parolaccia, magari anche una bestemmiuccia. Lei no.

Lì per lì mi ha meravigliato, insomma, prendere tanto serenamente un taglio di stipendio è sospetto. Poi ci ho pensato. E credo di aver capito.

Lei, la giovane ricercatrice di nemmeno 30 anni, in Spagna da 4, con la riduzione guadagnerà al netto delle tasse circa 1800 euro. E non si lamenta se dal mese prossimo potrebbe guadagnarne qualche centinaio in meno.

Sa benissimo, lei, infatti, che se facesse lo stesso lavoro in italia, lo stipendio non ce l'avrebbe punto e basta.

Mi raccontava, poi, che in fondo pensa di cambiare istituto non appena pubblica la sua ricerca. Continuava a dire - Pubblico e me ne vado, mi cerco qualcosa di meglio -

Pubblicare, già. Perchè lei fa il suo lavoro, e poi lo pubblica, con il suo nome in testa.

In Italia fai la tua ricerca e pubblichi, SE PUBBLICHI, naturalmente, con il tuo nome in fondo, e davanti tutti i figli di.

Ecco perchè quel 5% non le pesa più di tanto...