Se lo Stato è peggio della Camorra

Sul Corriere di oggi viene riportata una tragica e, purtroppo, tipica storia italiana di degrado. Angela è una disabile "prigioniera" in casa propria, al 4° piano di un palazzo senza ascensore. Mancando completamente l'aiuto della Comunità ufficiale (lo Stato) era fortunatamente intervenuta la Comunità non ufficiale, in questo caso la rete di spacciatori locali (l'appartamento è in una delle maggiori piazze di spaccio) che le ha dato una mano, "movimentandola" in assenza di uno Stato che provvedesse all'istallazione di un ascensore. Poi, arrestati gli spacciatori, Angela è tornata "prigioniera" in casa propria e solo quando il suo caso, grazie ad un giornale, è diventato pubblico qualcuno si è mosso. Anche generosamente. E' una storia che describe fin troppo bene il degrado pubblico del nostro paese, che è solo la conseguenza di un ben altro e peggiore degrado: quello del nostro sistema. E' uno Stato straccione, popolato da una minoranza di benestanti (e qualche ricco), ed una maggioranza che stenta, quando proprio non ce la fa più. E' una cosa tristemente nota, da decenni, ma finchè le famiglie avevano del "grasso" in qualche modo si andava avanti. Adesso, dopo le prolungate crisi dell'ultimo decennio, non ci sono più toppe che possano reggere: il tessuto del paese si è strappato. Il caso di Angela (che esplode oggi, ma è nato nel passato) descrive perfettamente la situazione di una nazione, da "terzo mondo". Un handicappato non deve essere prigioniero in casa sua, non deve essere soggetto a barriere architettoniche, deve essere seguito da infermieri e fisioterapisti, deve avere la possibilità di rendersi utile (siamo stati appena condannati dall'Europa anche su questo). Persino la Spagna, in crisi economica ancora peggiore, ci ha superato quanto a servizi pubblici. Le cose, quindi, si possono fare. E' un problema di sistema, non di persone (con l'esclusione della classe politica e dirigente del paese, il privato è pure peggio del pubblico, basta vedere com'è gestito l'Aeroporto di Roma, in mano ai privati che ci fanno lauti profitti). E non c'è quasi nessuno che parla di modificare il sistema (al più di demolirlo, come Grillo), c'è la Pitonessa che ha a cuore il bene di quelli che frequentano il jet set, e c'è lo sgomitino Fonzie, che insegue ricette che gli inglesi hanno messo da parte 10 anni fa. Eppure tutti e tre insieme raccolgono il consenso di quasi tutti gli italiani che vanno a votare. Appena varchi il confine e ti volti indietro ti si stringe il cuore, per il dolore. E per quell'aria pulita che per un po' riesci a respirare.