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Se mi ricordassi.

Da Vix
Se mi ricordassi.
Se mi ricordassi delle cose che mi passano in mente - poche, in verità, quelle buone - quando penso fuori dagli schemi del mio lavoro e ho un po' di tempo per lasciare che il cervello elabori quello che attira di più la mia attenzione, questo blog non si chiamerebbe nientedadire.
Magari si chiamerebbe pocodadire o qualcosadadire. Che, contrariamente all'aspetto dimesso, son due titoli impegnativi. Potrebbero esser presi per litoti - sì lo so, non si buttan lì ste parole arcane, che poi er cane si stranisce - e quindi creare delle aspettative in chi ci si imbattesse. E ansia da prestazione nel latore della presente. Mentre, oh, con nientedadire, io, con rispetto parlando, mi paro il culo. Non solo posso lasciar passare dei giorni senza postare niente e non sentirmi in colpa. Ma ho anche la libertà di obiettare, semmainelllaremotaimprobabileipotesi qualcuno me lo facesse notare, "Oh, ma io te l'avevo detto."
Mo', la cosa da capire è se io son di più un causidico che si attacca alle parole per costruire degli alibi per se stesso, oppure un pigro paraculo che evita di impegnarsi per paura di non essere all'altezza.
O, mejo me sento, l'incontrario.
Uno che preferisce asserire di non essere all'altezza per evitare di impegnarsi.
L'ansia da prestazione porta all'impotenza. La pigrizia all'autocastrazione.
Come la metti la metti è una questione del cazzo.
Niente, è che volevo cominciare 'sta giornata all'insegna dell'ottimismo.

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