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Se non ci sono vasche e pesciolini in Canadà

Creato il 15 dicembre 2012 da Gorgibus @chiaragorgibus

Canada, di Richard FordTraduzione italiana: non disponibileSe non ci sono vasche e pesciolini in Canadà

Non molti giorni fa il New York Times ha stilato la lista dei 100 libri degni di nota pubblicati nel 2012, fra questi vi era anche "Canada" di Richard Ford, uno dei migliori libri che io abbia avuto modo di leggere quest'anno e di cui, a causa del suo non essere disponibile in italiano, ero un po' restia a parlare. Ma data la sua inclusione in questa autorevole lista mi aspetto che i tempi di traduzione non siano troppo lunghi. "Canada" inizia così: "First, I'll tell about the robbery our parents committed. Then about the murders, which happened later.", che tradotto in italiano suonerebbe "Prima vi racconterò della rapina commessa dai nostri genitori. Poi degli omicidi, che accaddero dopo."Un incipit decisamente accattivante e che, almeno per la mia esperienza di lettura, funziona benissimo nel creare una sorta di attesa nei confronti dei due crimini. E' un po' un giallo al rovescio, se vogliamo. Del thriller mantiene la suspance e la creazione di alcuni personaggi un po' misteriosi, di cui non si capiscono subito le intenzioni. Ma oltre questo, ci troviamo davanti ad un romanzo di grande introspezione, raccontato in una lingua forbita, bella, che è un piacere fermarsi ad ammirare e rileggere.A raccontarci la sua storia, è un Dell del futuro, così che i luoghi e gli eventi presentano un doppio filtro, quello del Dell quindicenne e quello del protagonista ormai adulto. All'epoca dei fatti Dell vive con la sua sorella gemella, Berner, e i genitori, ma la situazione cambierà quando questi ultimi saranno arrestati per aver commesso una rapina in banca. A questo punto i due fratelli si ritrovano soli, allo sbando, in preda a sentimenti contrastanti nei riguardi dei genitori. Mentre Berner fuggirà alla volta di una grande città, Dell sceglierà di seguire le direttive della madre e si ritroverà in un paesino del Canada presso dei perfetti estranei, durante la stagione della caccia. E così, mentre ci si aspetterebbe che due fratelli, due gemelli ancor di più, ritrovatisi a poter contare soltanto l'uno sull'altro facciano squadra, avviene l'esatto opposto, e le loro vite prendono direzioni divergenti.Tra i temi più interessanti proposti, c'è sicuramente quello del confine. Confine non solo come frontiera tra Stati Uniti e Canada, ma come una linea di separazione spazio-temporale, tra il prima e il dopo, tra quel che era o sarebbe potuto essere e ciò che è stato, tra Berner e Dell. Una linea che segna il punto di rottura. Il Canada è sempre stato nell'immaginario americano un luogo di libertà, di fuga, in cui ci si va a nascondere, e Dell viene nascosto lì, sebbene lui non sia in fuga, se non dallo shock di scoprire che i suoi genitori non erano quelli che in realtà sembravano. Ma è davvero così? C'è davvero stato un tradimento da parte dei genitori? Qual'è il limite che divide l'essere persona, e quindi anche criminale, dall'essere un genitore? E soprattutto, quanto un figlio può vedere oltre il genitore, quanto conosce la persona?Qui Dell racconta del diario della madre: "Her chronicle represents to me her truest voice, the one we children never heard, but the voice in which she would've expressed herself if she ever fully could've - without the limits she'd imposed on life. The same must be true with all parents and their children. You only know a part of each other." (In una traduzione approssimativa "Il suo diario mi appare come la sua voce più vera, quella che noi figli non abbiamo mai ascoltato, la voce con cui avrebbe espresso sé stessa se avesse potuto farlo pienamente - senza i limiti imposti alla vita. Deve valere per tutti i genitori e i loro figli. Si conosce soltanto una parte dell'altro.")In questo romanzo ci sono due crimini, una rapina e un omicidio, e numerose sono le riflessioni di Dell in proposito. Da cosa si riconosce un criminale? Il crimine puoi prevederlo o è qualcosa di imprevedibile? Ma soprattutto, come lo affronti? Come affronti i momenti bui e come fai a proteggere te stesso? Se ognuno ha una sua risposta, è interessante addentrarsi in quelle di Dell e percepirne il cambiamento tra il pensiero adolescenziale e contemporaneo ai fatti e quello adulto. Dell adolescente poi è un personaggio bellissimo, introverso, riflessivo, a cui ci si affeziona subito, è impossibile non provare tenerezza nei confronti di un ragazzino che gira in bici alla disperata ricerca di una scuola.Il libro è un'esperienza di lettura che definirei affascinante, ci si perde tra le costruzioni linguistiche e i meandri interiori del protagonista. La storia è molto bella e gli spunti di riflessione numerosi, ma lo stile dell'autore ne è complemento indispensabile. Un libro che vale la pena leggere e rileggere. Speriamo arrivi presto in Italia.


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