Il fumo è una questione che coinvolge davvero molte persone. Se è vero che negli ultimi anni i fumatori sono in calo, rimane comunque una buona percentuale della popolazione che non rinuncia a questo vizio, pur consapevole che nuoce alla salute.
Il “Rapporto sul fumo in Italia“, presentato il 31 maggio dell’anno scorso, durante la Giornata Mondiale senza tabacco, con i dati di un’indagine DOXA svolta per conto dell’Istituto Superiore di Sanità, dice che in Italia ci sono quasi 11 milioni di fumatori attivi (per la precisione 10,8, circa un 20% della popolazione con più di 15 anni).
Il problema è che spesso sono gli adolescenti a iniziare questo brutto vizio: la maggior parte dei fumatori inizia fra i 15 e i 17 anni (oltre il 46%) e sono tanti anche quelli sotto i 15 anni (13,3%). E una volta cresciuti, è difficile smettere di fumare.
Sempre stando a questa indagine il 90% di chi prova a smettere di fumare da solo, senza supporti o senza rivolgersi a centri anti-fumo, non ci riesce.
Anche perché spesso questo vizio è più legato alla sua gestualità, al suo essere un momento di evasione o di socializzazione.
Per molte persone fumare rappresenta una sorta di valvola di sfogo, un momento di relax o comunque di break rispetto a una giornata di tensione o di frenesia lavorativa. E non possiamo trascurare la componente sociale: da quando grazie alla Legge Sirchia, che proprio quest’anno compie 10 anni, non si può più fumare nei luoghi chiusi, la pausa sigaretta è diventata, di fatto, un’occasione per conoscere altre persone con lo stesso vizio (ad esempio fuori dai locali o discoteche).
Ma siamo tutti consapevoli dei danni che produce il tabagismo.
Senza parlare dei danni all’ambiente dei mozziconi gettati per terra, o ancor peggio, diffusi nei nostri mari per anni!
Come fare a smettere di fumare? come coniugare questo vizio, con chi invece non sopporta neppure l’odore della sigaretta? come rispettare l’ambiente?
Una delle soluzioni emerse negli ultimi tempi è la sigaretta elettronica. Un oggetto pesante poco più di una penna, con la stessa forma di una sigaretta e che una volta accesa (non con l’accendino!) produce addirittura fumo, anche se si tratta in realtà di una sorta di vapore, composto da una soluzione di acqua distillata e aromi, contenuta nel filtro.
Ma la differenza fondamentale con le sigarette “normali” è che NON contiene nicotina, catrame o altre sostanze tossiche.
Un buon compromesso? Forse.. ma così sparirà la scusa usata da molti, per attaccare discorso “Scusa hai da accendere?“
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