Se questo è calcio

MILANO. Vedo molte cose interessanti quando vado allo stadio. Vedo una curva milanista che canta convinta “Salta con noi Javier Zanetti”. Già, la vedo. Vedo che lo stadio di San Siro è vuoto anche quando la squadra che ci gioca dentro si gioca la Champions e probabilmente un futuro diverso a seconda che questa arrivi o meno. Vedo un ragazzo che si chiama Mario Balotelli e che continua a prendere legnate, sì, ma anche a sprecare occasioni per mostrarsi campione. Sento anche che le domande non vengono più fatte e le risposte non vengono più date. Solo un po’ di tempo fa si parlava di Lega Calcio sconfessata, come attore del mercato dei diritti tv, dall’antitrust, ma nessuno se lo ricorda. Percepisco nettamente anche il rumore dei procuratori che buttano in rete nomi di campioni che vanno da una parte all’altra, condizionano e “fanno” il calciomercato delle squadre come e quando vogliono, ma nessuno dice niente. Forse perché fa comodo e fa prendere le mezze a tutti il fatto di spostare un campione o presunto tale da lì a là…

Vedo che batte il martello del rinnovamento… dai scherzo. Percepisco, invece, nettamente, lo snocciolare alibi sul calcio italiano che non cresce perché o non ci sono soldi o è colpa degli altri. Nessuno che indichi la strada… Vedo che in Italia non riesco bene a individuare se ci siano 4 squadre che giocano al calcio. Allora, vediamo: Juventus, Fiorentina… e…., beh, sì, Udinese. Poi?  Si, ma dai, in fondo non è importante. Calci, invece, quelli molti. Sento anche cori imbecilli, ah, sì, ma ormai non mi dispiaccio.