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Se sessismo fa rima con razzismo

Creato il 07 gennaio 2016 da Lasfinge
Se sessismo fa rima con razzismo07/01/2016
Sessismo, razzismo, classismo fanno tutte rima, ma non sempre vanno a braccetto: ad esempio una procace fanciulla si beccherà più facilmente qualche "apprezzamento" volgare quando si trova a passare da sola davanti ad un cantiere edile, piuttosto che davanti ad un caffè letterario... ci avevate fatto caso? Evidentemente la collocazione oggettiva in una classe sociale svantaggiata e discriminata non è per sé sufficiente a rendere le persone soggettivamente rivoluzionarie (e quindi solidali con altre categorie svantaggiate dalla cultura dominante): per quello è necessaria anche la consapevolezza, quella che si acquisisce con il pensiero critico e la cultura.
La cultura di norma fiorisce laddove la gente non deve occupare il proprio tempo in attività finalizzate alla pura sopravvivenza e perciò può investire le proprie energie fisiche e mentali in cose diverse come conoscenza, arte e riflessione: tutta roba a cui chi è povero difficilmente  può dedicarsi, essendo concretamente impegnato a sbarcare il lunario con full immersion nella concretezza di un misero quotidiano.
Nascere donna nella nostra civiltà non è un grande affare e questo  è risaputo: le donne in quanto soggetti fisicamente e socialmente deboli, sono facilmente vittime di abusi e violenze.
Secondo i dati Istat pubblicati lo scorso giugno e riferiti al 2014, solo in Italia  sono 6 milioni e 788 mila le donne che hanno subito qualche forma di violenza nel corso della propria vita, il 31,5% delle donne tra i 16 ed i 70 anni, praticamente una donna su tre. Nel numero sono compresi maltrattamenti fisici ed abusi sessuali: in particolare sono 652.000 le donne stuprate e 746.000 le vittime di tentato stupro (e questo nelle statistiche ufficiali, senza tenere conto del sommerso).
Le violenze sessuali peggiori (lo stupro) vengono commesse dai partner attuali o precedenti (62,7%) mentre gli autori di molestie sessuali sono per lo più sconosciuti (76,8%): evidentemente per le donne è più facile reagire e difendersi dagli estranei in situazioni pubbliche piuttosto che dai fidati familiari in situazioni private.
Nel 2014 in Italia, stando ai dati raccolti dalla Casa delle Donne abbiamo avuto 115 casi di femminicidio e 101 tentati femminicidi. I dati relativi al fenomeno su scala europea non si discostano di molto: una donna su tre ha subito qualche forma di abuso o violenza dopo i 15 anni (il 33%) insomma nulla di cui noi occidentali in generale e noi italiani in particolare potremmo andare fieri.
Per quale motivo richiamare oggi questi dati? Solo per ricordare a tutti che il sessismo non è un esclusivo appannaggio della religione e della cultura mussulmana.
In questi giorni non si contano i commenti sull'episodio di Colonia, in Germania, dove la notte di capodanno sono state derubate e molestate 90 donne: gli autori dei furti e delle violenze sembra fossero   un migliaio di uomini ubriachi di nazionalità araba o nordafricana.
Ora fin quando i responsabili non saranno individuati non c'è modo di sapere se si trattasse o meno di rifugiati, ma come c'era da aspettarsi, l'episodio (indiscutibilmente gravissimo) ha scatenato le ire dei razzisti e delle destre contro i flussi migratori e la politica di accoglienza tenuta dalla Merkel verso i profughi siriani. Voi veramente credete che i razzisti abbiano a cuore la dignità e la sicurezza delle donne?

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